BankItalia: aumentano le famiglie senza lavoro, sono due milioni e cinquecentomila

Pubblicato il 9 Novembre 2010 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

Nel 2009 le famiglie senza neppure un componente occupato erano 2,5 milioni, pari al 15% della popolazione, in aumento di quasi il 10% rispetto al 2008: è il dato che emerge da uno studio della Banca d’Italia sulle famiglie italiane e il lavoro, secondo il quale i minori che vivevano in queste famiglie l’anno scorso erano 750.000.

L’incidenza sulla popolazione di riferimento è aumentata di un punto percentuale ma l’incremento è stato inferiore a quello che si sarebbe realizzato se la caduta del numero di occupati nell’anno (-1,2 punti sul 2008) si fosse distribuita casualmente tra le famiglie.

Il calo dell’occupazione ha riguardato principalmente famiglie dove almeno un altro adulto ha mantenuto il posto di lavoro. E nella maggior parte dei casi la perdita del posto di lavoro ha riguardato un giovane che vive con i genitori.

All’aumento delle famiglie senza lavoro nel 2009 si è affiancato quello delle famiglie con un solo adulto occupato (+2,2%) mentre si è ridotto il numero delle famiglie con almeno due adulti occupati (-3,3%).

Gli effetti della crisi sul mercato del lavoro, sostiene Bankitalia, ”sono stati parzialmente ammortizzati dalla famiglia”.

Il calo di 1,2 punti percentuali dell’occupazione nel 2009 è ascrivibile ai figli per 0,9 punti e solo per 0,3 punti ai capifamiglia. La crisi ha colpito prevalentemente i giovani mentre l’occupazione dei capifamiglia ha mostrato segnali di maggiore tenuta.

In Italia l’incidenza delle famiglie senza lavoro (jobless households) mostra una marcata variabilità territoriale. Nel Mezzogiorno l’indicatore è superiore a quello del Centro Nord di oltre 10 punti percentuali.

Nel sud abita oltre la metà delle persone che vivono in famiglie senza nessuno che lavora. La quota di minori che vivono in famiglie dove nessuno è occupato è del 6%, una percentuale significativamente più bassa degli altri Paesi europei ad accezione della Spagna.

La grande maggioranza dei bambini e adolescenti italiani vive in una famiglia dove almeno un adulto è occupato. Questo potrebbe segnalare una maggiore attitudine degli italiani ad avere figli solo se le condizioni economiche lo consentono, anche per il minor sviluppo rispetto agli altri Paesi di politiche di sostegno economico alle famiglie con figli.