Fiat, la protesta va sul web: 3500 iscritti per il gruppo di Facebook “Pomigliano non si piega”

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 23:05| Aggiornato il 23 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

‘Pomigliano non si piega’. E’ nato solo pochi giorni fa su Facebook, ma conta già oltre 3.500 iscritti, che crescono di ora in ora, e i commenti in bacheca non lasciano dubbi su quale sia la posizione dei frequentatori del gruppo nei confronti dell’accordo sullo stabilimento campano.

Bocciati senza pietà i sindacati che hanno posto la firma sull’intesa, mentre la Fiom sembra raccogliere consensi unanimi. Si parte con il gemellaggio con gli operai sardi della Vinyls, che hanno ottenuto visibilità con la loro Isola dei Cassintegrati, per proseguire con numerosi ‘post’ degli iscritti che, fra bandiere rosse e simboli di falce e martello, protestano contro il ‘ricatto’ messo in campo dalla Fiat.

Non manca neppure chi si rivolge direttamente all’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, suggerendogli la lettura di un articolo che parla di scioperi selvaggi in Cina contro il ‘supersfruttamento’ dei lavoratori, testimonianza che “il tempo degli schiavisti sta per finire anche li”.

Da più parti, poi, arrivano inviti a non mollare ed a lottare per i propri diritti (il borrelliano ‘Resistere, resistere, resistere’ è uno degli slogano più gettonati), mentre non manca qualche frecciatina al leader della Cgil, Gugliemo Epifani, accusato di aver assunto una posizione troppo morbida.

Ma la contestazione non si ferma alla pagina del gruppo: girovagando fra i profili di diversi utenti sono molti i commenti negativi nei confronti dell’intesa.

C’è chi torna a ribadire similitudini con la Cina, chi se la prende ancora con un ipotesi di accordo che proprio non va giù: “allora tagliamo gli stipendi, turni doppi non retribuiti, gabbie salariali, magari anche un pò di sfruttamento manodopera infantile e liberalizzazione del mercato degli schiavi e poi ai lavoratori chiediamo anche di rilanciare i consumi”.

Non mancano le voci pro-Fiat: “o questo Paese si sveglia o saremo colonizzati”, scrive un utente che chiede a gran voce di leggere senza pregiudizi le condizioni poste dal Lingotto. Come sempre accade sul Web, c’è chi preferisce buttarla sul ridere, ritoccando graficamente il pacchetto di una nota marca di sigarette con la scritta ‘Marchionne – Nuoce gravemente alla salute’.

E addirittura chi pubblica sul proprio profilo il video di un topo che si aggira indisturbato per le (presunte) cucine della mensa degli operai dello stabilimento campano, indicando nella presenza del roditore – di dimensioni non indifferenti, tra l’altro – uno dei motivi per cui l’impianto non deve chiudere.