Iva dal 21% al 22%. Prometeia: costa 76 euro l’anno a famiglia

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ROMA – Se l’Iva passa dal 21% al 22%, da ottobre il costo per ogni famiglia sarebbe di 76 euro all’anno. Lo rileva un’indagine di Prometeia.

L’indagine sottolinea che

l’incremento incidera’ sui consumi e che provochera’ una diminuzione del reddito disponibile dello 0,22% .

Secondo l’indagine, effettuata utilizzando il modello Capp/Prometeia, a risentire di più dell’aumento dell’imposta, se non sarà scongiurato, i residenti del Centro (-0,23%), le fasce di età tra i 34 e i 54 anni con capofamiglia occupato (-0,24%), e le coppie con figli (-0,23%).

A pagare di più sarebbero comunque le famiglie più ricche (140 euro), quelle numerose (117) le coppie con figli e i lavoratori autonomi (103 euro) e i nuclei con capofamiglia in età matura (tra i 55-64 anni, 98 euro).

Dall’aumento dell’Iva al 22%, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato un gettito annuo di 3 miliardi (1,9 non tenendo conto della sottostima dei dati microeconomici rispetto a quelli di contabilita’ nazionale), non saranno interessati i beni di prima necessità ma beni di consumo come i capi di abbigliamento, ma anche i carburanti, le bevande (alcoliche e analcoliche) o i servizi dei professionisti (ad esempio gli onorari di avvocati e notai) e quelli delle Tlc, dalla telefonia a internet.

In ogni caso, si osserva nell’indagine, se fosse stato applicato anche l’aumento dell’aliquota del 10% gli effetti distorsivi sarebbero stati maggiori, quindi la scelta di lasciare salite di punto l’aliquota ordinaria rappresenterebbe comunque ”il male minore ”, anche se comporterebbe una caduta di 0,3 punti percentuali dei consumi in tre anni.