Giovani disoccupati o precari in povertà: sono i lavoratori di oggi

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA

GINEVRA – Precari o disoccupati: sono i giovani di oggi secondo il rapporto annuale sulle tendenze globali dell’occupazione diffuso dall’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro.

Nonostante la ripresa mostrata dagli indicatori economici principali, il mercato del lavoro resta al palo. Il livello di disoccupazione è ancora alto, soprattutto nelle economie avanzate, che colpisce in particolare i giovani. Ma nei Paesi in via di sviluppo i nuovi posti non significano lavori migliori.

Cresca a livello mondiale il numero dei disoccupati, che oggi sono all’incirca 205 milioni. Dal 2007, anno precedente alla crisi, ad oggi il numero è cresciuto di 27,6 milioni. Ma secondo l’agenzia Onu la cifra è destinata a scendere a 203,3 milioni nell’anno in corso.

Il dato che fa più riflettere è però quello che fotografa la differenza tra paesi avanzati e in via di sviluppo. Più della metà dei posti persi riguarda i primi, mentre i secondi hanno resistito meglio, tornando ai livelli pre-crisi.

Il problema è che spesso la minore disoccupazione non si traduce in migliore occupazione. Aumentano i lavori precari, ma soprattutto quelli che danno salari non dignitosi: oggi ci sono 40 milioni di lavoratori poveri in più, un aumento dell’1,6 per cento rispetto al 2007.

A spaventare è anche il dato relativo alla disoccupazione giovanile. Due volte e mezzo il numero dei disoccupati adulti, con 1,7 milioni di giovani scomparsi dal mercato del lavoro, che non sono neppure disoccupati, perché ormai hanno smesso persino di cercare un lavoro.

[gmap]