Unicredit, Adro, la fiction tv: dove vince il “Grand, gross, ciula e baloss”

Mino Fuccillo
Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 15:58| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

Alessandro Profumo

Grand e gross, ciula e baloss: così più o meno in dialetto lombardo si dice di quelli “grossi e fessi” in lingua usata al di sotto del Po. Ciula e baloss, grand e gross e anche, inevitabilmente, violenti più o meno consapevoli nella loro grossolanità. E anche, inevitabilmente, pericolosi per se stessi e per chi gli sta vicino. Pericolosi e dannosi anche se in perfetta buona fede, infatti quando la buona e convinta fede è del gran e gross, ciula e baloss, questa è aggravante e non attenuante. Il ciula e baloss sfascia anche se non vuole e un gran e gross, ciula e baloss si aggira per l’Italia, anzi dovunque si accomoda in Italia. Un ciula e baloss grand e gross che spazia e cammina insieme a noi, con noi lotta e governa, dalla grande Unicredit al piccolo Adro, per arrivare fino alla tv e alle sue fiction.

Un ciula e baloss con la casacca parlamentare dell’Idv e quella “sociale” di una delle tante associazione “consumatori” ha brindato alla cacciata di Alessandro Profumo da amministratore delegato di Unicredit. Felicità perchè è “caduto” un big della finanza. Individualmente “caduto” poi mica tanto: 40 milioni di euro di buonuscita, almeno due riversati in beneficenza, e comunque non certo un futuro di disperata disoccupazione. E una vita professionale fin qui non certo depressiva: quanta adrenalina e realizzazione ci può essere nel costruire la prima e più forte banca internazionale italiana… Il “già fatto” da Alessandro Profumo basta a riempire di legittimo orgoglio una vita. Quindi non ci dorremo per Profumo, non ne ha bisogno.

Però il ciula e baloss grand e gross, quello grosso davvero che non è il parlamentare dell’Idv, ci ha dato con la violenza della sua grossolanità la zappa sui piedi, i nostri piedi. I piedi di chi Profumo neanche lo conosce e, come direbbe il baloss, neanche “se lo fila”. Il ciula gross ha infatti comunicato al mondo che in Italia chi mette in piedi una banca internazionale va buttato fuori da quella stessa banca. Perché? Perchè è ovvio: ha messo in piedi una banca internazionale. Il Wall Street Journal e il New Times hanno messo la notizia in prima pagina. Con stupore, quasi non ci credevano. Per loro non è facile credere che in Italia valga e sia stata rispristinata la legge per cui le banche devono “servire il territorio” e cioè dare i soldi agli amici e conoscenti della parte politica dominante e vincente. Per loro, ingenui anglosassoni, non è facile credere che il grande e grosso “ciula e baloss” italiano pensi ed esiga che siano i politici “di territorio” a decidere chi e cosa fa una banca. Noi italiani, invece scaltri e uomini di mondo, lo sappiamo e lo accettiamo. Noi abbiamo le regole più furbe del mondo, quelle per cui i soldi si arraffano, è questo il nostro modello di investimento. E ora ogni correntista di Unicredit sa, se soltanto lo vuole sapere, che i suoi soldi saranno prestati secondo criterio di “territorio” e soprattutto famiglia politica. Una cosa che rassicura.

Il ciula baloss grand e gross è in fondo lo stesso che ha messo 700 simboli di partito sulle mura e sui banchi di una scuola di Stato. Ha fatto vedere quanto è “gross”, quanto è forte. E anche quanto è “ciula”: una scuola con lo stampino crea alla lunga uomini e donne con lo stampino. Non proprio un grande investimento formativo. Nella sua grossolanità il “timbratore di Adro” è stato inevitabilmente violento, fa parte del suo carattere di baloss. Così come violento e soprattutto grand, gross, ciula e baloss è stato il governatore del Veneto Luca Zaia quando si è lamentato con Mediaset e Confalonieri perchè in “Distretto di Polizia 10” c’è il personaggio di un agente bergamasco grosso e fesso. Ha detto Zaia “Stereotipi offensivi nei confronti della gente del Nord… Andazzo di culturame razzista nei confronti del Nord e dei suoi abitanti”. Zaia vuole che nella fiction i “padani” siano tutti raffigurati come brillanti ed arguti, lo può fare perchè è “grand e gross”.

Come “grand e gross” è lo schieramento di interessi che vuole Unicredit e il sistema creditizio italiano come bancomat di Governatori e assessori, partiti e ministri. E “grand e gross” è l’argomento bastone secondo cui chi vince le elezioni si prende la scuola e chi non gli piace peggio per lui. Grandi, grossi e, appunto, “ciula e baloss”. Non come Giovanni Brenta, personaggio immaginario della fiction, e neanche come i bergamaschi in carne e ossa. Ciula e baloss come questa Italia che sfascia e piccona le pareti di casa per arraffare la moneta d’oro impastata nel cemento e poi, beato e trionfante, si ritrova senza tetto.