Argentina, la foto virale della 22enne morta di coronavirus mentre sdraiata a terra aspettava il ricovero in ospedale

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 26 Maggio 2021 - 17:18 OLTRE 6 MESI FA
Argentina malata coronavirus sdraiata

Argentina, 22enne malata di coronavirus attende per ore il ricovero sdraiata a terra, poi muore FOTO

Lara Arreguiz, 22 anni, è morta a causa del coronavirus. E’ accaduto in Argentina dove la giovane, che soffriva di diabete, ha dovuto aspettare per ore un posto letto in ospedale sdraiata sul pavimento. Pochi giorni, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni, è deceduta. La foto che la ritrae sdraiata a terra, pubblicata dalla madre, è diventata virale.

Argentina, attende per ore il ricovero e poi muore di coronavirus

La giovane ha iniziato a manifestare i sintomi del coronavirus il 13 maggio e così i genitori hanno deciso di portarla in ospedale, a Santa Fe, dove i medici le hanno riscontrato una polmonite bilaterale. Non essendoci posti letto disponibili, l’hanno rimandata a casa, dandole appuntamento a distanza di tre giorni. Poiché si sentiva ancora male, però, i genitori hanno deciso di trasferirla all’Ospedale di Iturriaspe, poco distante da Santa Fe. Ma anche in questo caso, non c’erano posti. Lara si è quindi sistemata sul pavimento, dove è rimasta per ore. Da quel momento, la situazione è peggiorata. Ricoverata è però morta una settimana dopo. 

Foto mentre Lara Arreguiz aspetta sdraiata a terra è virale

La mamma di Lara Arreguiz ha pubblicato la foto della figlia sdraiata a terra su Facebook per mostrare la precarietà del sistema sanitario argentino. Nella didascalia a corredo dell’immagine, ha scritto: “So che nessuno mi restituirà mia figlia, ma non voglio che qualcun altro possa trovarsi nella stessa situazione. Così Lara aspettava di essere ricoverata. Si sentiva molto male e aveva bisogno di sdraiarsi. Ho chiesto il permesso di farla posizionare su una barella, ma non mi hanno autorizzato. Così si è sdraiata a terra ad aspettare il suo turno. Avevo detto ai medici che arrivavamo dal Protomédico, dove le avevano riscontrato Covid e polmonite bilaterale. Inoltre, lei era una paziente a rischio. Eppure nessuno ha dimostrato un po’ di buonsenso”.