Carate Urio (Como): si fida del navigatore, s’incastra nel vicolo. Pompieri: 5 ore per liberalo FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2017 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Carate Urio (Como): si fida del navigatore, resta incastrato nel vicolo. Un turista milanese ha imboccato con la sua auto nuova, una Volvo, una stretta strada pedonale in riva al lago di Como ed è rimasto incastrato dopo avere percorso la strada per un centinaio di metri, sfregando l’auto sui muri laterali. “Colpa del navigatore satellitare” ha detto ai vigili del fuoco, che per liberare l’auto hanno lavorato cinque ore.

E’ successo questa mattina a Carate Urio, piccolo borgo sul Lario, che, come tutti in paesi lacustri, è fatto di strette scalinate che salgono dal lago ai borghi. Il turista ha detto di avere imboccato dall’alto la strada fidandosi del navigatore, che non gli avrebbe segnalato che la strada era pedonale.

Ove fosse necessario, la disavventura dell’incauto turista conferma che ogni supporto digitale è meraviglioso finché il suo abuso non finisce per danneggiarci invece di aiutarci. Accendere il navigatore per farsi guidare in macchina letteralmente “spegne il cervello”, ovvero disattiva il funzionamento di aree neurali che hanno un ruolo
nella scelta della strada da fare e nel simulare con la mente i tragitti possibili per poi prendere la strada che ci sembra più giusta.

E’ l’interessante risultato di uno studio condotto da Hugo Spiers della University College di Londra pubblicato sulla rivista Nature Communications. Gli esperti hanno chiesto a 24 volontari di spostarsi per gli intricati quartieri di Londra con o senza navigatore. I ricercatori hanno confrontato l’attività neurale dei volontari nei due casi ed è emerso che quando non si usa il navigatore vi è un picco di attività dell’ippocampo (sede di memoria e orientamento spaziale) e di corteccia prefrontale (importante per pianificare e fare scelte) ogni volta che ci si ritrova in un incrocio dove ci sono tante possibili strade da prendere e bisogna scegliere quella giusta.

Questo surplus di attività neurale semplicemente non si verifica quando è il navigatore a guidarci; in questo caso l’attività di ippocampo e corteccia frontale resta praticamente piatta e non risulta influenzata dal percorso.