Massimo D’Alema contestato al Tasso. Fu liceo di Veltroni, Marino, Gentiloni..

Pubblicato il 30 Maggio 2013 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Fischi e insulti contro Massimo D’Alema al liceo Tasso di Roma, quello che fu lo storico liceo della sinistra capitolina, frequentato da Walter Veltroni, Paolo Gentiloni, Pietro e Lucrezia Reichlin, Giuseppe Laterza e Ignazio Marino. La breve contestazione ha avuto luogo mercoledì pomeriggio in occasione di un convegno sul Mediterraneo, al quale l’ex premier è intervenuto come relatore.

Ad accogliere D’Alema c’era uno striscione con la scritta: “Questa scuola non è una vetrina“. Quattro studenti del collettivo Liceo Tasso sono intervenuti in Assemblea prima che D’Alema cominciasse a parlare distribuendo volantini. Gli studenti del collettivo contestavano le numerose conferenze durante l’anno scolastico nel liceo da parte di politici dell’area di sinistra, bollandole come ”comizi mascherati da conferenze”. Gli studenti che avevano organizzato la conferenza hanno invitato i compagni ad allontanarsi.

Uno scambio di battute, poi qualcuno tra il pubblico ha strappato di mano e accartocciato i volantini del collettivo. Nessun intervento da parte dei poliziotti in borghese della Digos presenti in sala. Poco dopo i quattro contestatori si sono allontanati, hanno tolto lo striscione e D’Alema ha proseguito col suo intervento.

“A D’Alema ha detto ancora bene – commenta scherzoso Pietro Reichlin, ordinario di economia alla Luiss – ai tempi miei era difficile entrare a scuola e parlare per chiunque fosse investito di una qualche carica e fosse un po’ più a destra di Lotta continua”. “Questo si poteva capire allora, però, quando il conflitto politico era esasperato – ha aggiunto l’ex allievo Gentiloni – ma oggi, francamente, che senso ha respingere una personalità di alto prestigio e di grande competenza?”.

(Foto credits: Il Messaggero)