Traghetto Reggio Calabria-Messina: ore di attesa e deviazione di 2 km FOTO

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 9 Agosto 2014 - 18:43 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO CALABRIA – Tre ore di attesa e una deviazione di oltre 2 km per imbarcarsi da Reggio Calabria a Messina. Questa la prova di pazienza che gli aspiranti vacanzieri sono costretti ad affrontare il 9 agosto, giorno da bollino nero per il traffico e per l’evidente disorganizzazione.

Partire di sabato e per giunta il 9 agosto non è una scommessa, è un viaggio della speranza. Certo, code e file nel giorno del bollino nero sono da mettere in conto, insieme ad una abbondante dose di pazienza, ma a volte accadono cose che un viaggiatore difficilmente si aspetta.

Un esempio? L’imbarco per il traghetto che da Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, porta gli aspiranti vacanzieri a Messina, dall’altra parte dello stretto. Imbarco totalmente bloccato, con tempi medi di 3 ore di attesa. 180 minuti da passare al porto? Magari!

L’idea brillante di chi gestisce il traffico, e che affligge chi ha osato mettersi in viaggio da Roma verso Reggio Calabria, è stata quella di chiudere l’uscita per l’imbarco a Villa San Giovanni e deviare il traffico a Campo Calabro. Una deviazione di almeno 2 km, ma se chiedi alla polizia provinciale e alla polizia stradale parlano di un solo km minimizzando e tagliandi corto sulle informazioni. Indicazioni vaghe e automobilisti ostaggio del traffico, ma soprattutto della disorganizzazione.

Il risultato? Una coda interminabile e tanti automobilisti rassegnati ad attendere ore in auto bruciando frizioni nel gioco di prima seconda. La domanda sorge spontanea: era davvero impossibile, avendo previsto la quantità di traffico passeggeri per un giorno da bollino nero, non organizzarsi meglio o almeno trovare un luogo in cui far sostare le auto in attesa di entrare nel porto senza chilometriche deviazioni?

Il lato positivo del viaggio della speranza che accomuna gli aspiranti vacanzieri italiani è solo uno. Sono in vacanza, poche ore li separano dalla meta. Arrabbiarsi, nell’Italia dei quotidiani disservizi, oggi non è permesso. Ma i presupposti per lamentarsi di tutto ciò che non va, quelli purtroppo ci sono anche oggi.

FOTO BLITZ QUOTIDIANO :