“Saviano copia”: Daily Beast stronca ZeroZeroZero. La difesa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Settembre 2015 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA
"Saviano copia": Daily Beast stronca ZeroZeroZero. La difesa

“Saviano copia”: Daily Beast stronca ZeroZeroZero. La difesa

ROMA – Un articolo del Daily Beast, sostiene che alcune parti di “ZeroZeroZero”, ultimo libro di Roberto Saviano dedicato al traffico mondiale della cocaina appena tradotto in America, siano tratte da articoli, libri e pagine di Wikipedia. Saviano ha replicato che non solo non è vero, ma che si tratta solo di un altro modo per colpire lui, demolirne la reputazione ora che è diventato un “simbolo da distruggere”.

In  “Mafia Author Roberto Saviano’s Plagiarism Problem”, Michael Moynihan, giornalista del sito Usa, denuncia il plagio citando direttamente alcuni brani e confrontandoli con le fonti: nel frattempo stronca “il libro incasinato”, ne contesta l’enfasi malriposta, sottolinea che a “eventi globalmente insignificanti viene assegnata una grande rilevanza storica”. E l’aura da pop star che lo circonda, sebbene originata dalla clausura imposta dalle minacce mafiose, non depone a sua favore.

Il giornalista ha anche sollecitato via mail Saviano, non solo sui presunti plagi, ma anche sulla veridicità di alcune ricostruzioni, sull’invenzione di alcuni personaggi. Saviano non si è sottratto e ha ribadito (anche su Repubblica) che lui è è autore di un genere definibile come “nonfiction novel”, narrativa che documenta eventi reali utilizzando tecniche di scrittura proprie del romanzo. “Il mezzo è la cronaca, il fine è la letteratura”, la sua cifra narrativa.

Ma Saviano non solo scritto un brutto libro. Ha scritto un libro incredibilmente disonesto. ZeroZeroZero è pieno di informazioni e frasi saccheggiate da giornalisti meno famosi, incluse interviste con “fonti” che potrebbero non esistere, compresi momenti di indubitabile plagio. (Michael Moynihan, Daily Beast).

Così, quando non si può dire che ciò che racconto è falso, si dice che l’ho ripreso altrove. Ma il mio lavoro è esattamente questo: raccontare ciò che è accaduto, nel mio stile, nella mia interpretazione. Mi accusano di aver ripreso parole altrui: come se si potesse copiare la descrizione di un documentario. Se la protagonista è donna, è madre, ha 19 anni, si chiama “Little One” e ha un numero tatuato in faccia, non so quanti modi ci possano essere per raccontarlo. (Roberto Saviano, La Repubblica)