Bbc. Lord Tony Hall nuovo dg: un “mandarino” per dimenticare scandali e pedofili

Pubblicato il 24 Novembre 2012 - 08:43 OLTRE 6 MESI FA
Bbc: Lord Tony Hall nuovo Director General per superare scandali e falsi scoop

LONDRA – Bbc: Lord Tony Hall è il nuovo Director General del broadcast pubblico più famoso del mondo. Una scelta interna, era l’unico serio candidato (nei corridoi lo chiamano il “mandarino”) a sostituire George Entwistle, durato meno di due mesi su quella poltrona, improvvisamente diventata la più bollente del regno dopo lo scandalo della copertura omertosa del re del piccolo schermo Jimmy Savile (accusato dopo morto di centinaia di molestie sessuali) e dell’incauto falso scoop su un altro Lord Alistair McAlpine, accusato ingiustamente di pedofilia.

Per i giornalisti di tutto il mondo, assistere agli scivoloni della “zietta” (auntie Bbc) rappresenta, inutile negarlo, una specie di rivincita emozionale, il riscatto insperato di chi vede il primo della classe, quello sempre additato come esempio, cadere senza gloria nella polvere del discredito. Inutile dire che la scelta del supermegapresidente del Bbc Trust (il potentissimo Lord Patten, quello che materialmente restituì Honk Kong alla Cina) offre l’ennesima lezione su come si supera una crisi profonda e si cerca di recuperare la fiducia incrinata, sebbene al secondo tentativo.

Lord Tony Hall di Birkenhead giunge con questa nomina, al culmine di una luminosissima carriera. Lord non lo è di nascita. Il suo ingresso alla Camera dei Lord è di due anni fa, ma politicamente possiede un pedigree laburista, iniziato nel 1981 con la pubblicazione del libro “Re carbone: una storia dell’Unione nazionale dei minatori”, temperato alla fine dalla scelta di sedere tra i pari d’Inghilterra nella più comoda cross bench del gruppo misto.

Tony Hall prenderà servizio da marzo, a 450 mila sterline l’anno; va detto che della Bbc è già un illustre pensionato, le 80 mila sterline dell’assegno le cumulerà con lo stipendio. Nulla di scandaloso, normale dalle nostre parti. Meno ovvio sarebbe, sempre dalle nostre parti, considerare un candidato di 61 anni “unfit” al ruolo per via dell’età. In effetti, Tony Hall ha rifiutato una prima volta la proposta di Lord Patten (per rimpiazzare Mark Thompson), proprio per questo motivo. 13 anni fa gli avevano preferito Greg Dyke. Aveva i titoli, un curriculum perfetto. Dopo la laurea a Oxford la gavetta alla Bbc: giovane apprendista nel 1973, ha scalato via via tutte le posizioni, contribuendo a lanciare Bbc Parliament, Bbc 5 live, le news delle 9 fino a diventare, 28 anni dopo, il capo esecutivo del’informazione.

La nomina l’ha raggiunto mentre dirigeva la Royal Opera House, il Covent Garden per intenderci. Incarico prestigiosissimo, va da sé. E anche prezioso per coltivare amicizie influentissime, grandi capi di corporation, ministri: il suo palco all’Opera (per il Ring wagneriano servivano anche mille sterline) non era solo il vanto dei suoceri. A proposito, la moglie è la preside di una scuola femminile con retta da più di 30 mila euro l’anno. Ci vanno le figlie di magnati e duchesse.

Ma non pensate che questo Lord acquisito, navigatissimo tra i palazzi della politica e delll’aristocrazia, sia troppo tenero e malleabile (purtroppo il confronto con la radiotelevisione italiana non si può proprio fare, Savile o non Savile). Ricordate quando Lady Diana parlò del matrimonio a tre (alludendo alle scappatelle di Carlo prima di annunciare il suo amore per il soldato Hewitt)? Bene quello scoop, lui e il Dg dell’epoca lo custodirono gelosamente, evitando di parlarne al presidente di allora, la cui moglie era dama di compagnia della regina. Uno spiffero che fosse giunto alle orecchie di Elisabetta avrebbe messo a tacere tutto. Tony Hall ha polso e mestiere, ha aperto ai giovani (10 euro di ticket). Il suo Covent Garden ha raddoppiato i ricavi.