Linkedin in Cina censura i post su Piazza Tienanmen

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2014 - 19:23 OLTRE 6 MESI FA
Linkedin censura i post su Piazza Tiananmen

La risposta di Linkedin sulla censura dei post di Tiananmen

CINA – Linkedin in Cina avrebbe censurato i post contenenti riferimenti al 25esimo anniversario della repressione della protesta di piazza Tienanmen, secondo quanto riportato da Quartz. Lo hanno riferito gli stessi utenti della piattaforma virtuale che si trovano in Cina, ma non solo.

La censura avrebbe infatti raggiunto anche Hong Kong, che pur essendo una regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese, ha generalmente goduto di un sistema che permette la libertà di parola, di stampa e di pensiero, sebbene in questo ultimo periodo non siano mancate delle restrizioni da parte del governo.

Per Charles Mok, politico che vive ad Hong Kong, Linkedin si starebbe semplicemente adattando alla politica del governo cinese. L’uomo ha reso note alcune mail di risposta ricevute direttamente dagli amministratori del sito che specificano come le restrizioni siano effettivamente previste per la Cina.

Un’altra persona che ha denunciato la censura di LinkedIn è stata Helen Couchman, un’artista residente a Pechino, dove si è trasferito dalla Gran Bretagna nel 2013. Couchman ha detto che LinkedIn ha cancellato un suo post collegato a un articolo sulla detenzione da parte delle autorità cinesi di Guo Jian, un artista cinese-australiano e suo amico.

Linkedin non è certamente la prima azienda di tecnologia occidentale a scontrarsi con le richieste di censura del governo cinese. Google ha chiuso il suo motore di ricerca nel 2010, dopo aver lottato con le censure del governo. Più di recente, anche Bing è stata accusata di censura.  Twitter e Facebook sono stati bloccati quando è iniziata la Primavera araba, dopo che le autorità hanno compreso la potenza della rete per quanto riguarda la diffusione delle idee rivoluzionarie e per l’organizzazione delle manifestazioni antiregime.