Genoa-Atalanta 1-1: passo falso nella partita cruciale di Ballardini

di Renzo Parodi
Pubblicato il 20 Aprile 2013 - 21:12| Aggiornato il 3 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Per l’Atalanta a Genova il punto che voleva. Per il Genoa un ennesimo passo falso nella partita che Ballardini aveva battezzato come cruciale nella corsa alla salvezza del Grifone. Tutto in sette minuti, nella primissima parte di gara. Gol di Floro Flores, al rientro dopo tre mesi tribolati dagli infortuni, risposta di Del Grosso. Poi, molta buona volontà, qualche cattiveria assortita (sette ammoniti) ma poche occasioni da gol.

Il Genoa ha confermato i difetti di sempre. Assenti Borriello e Vargas (squalificati) la squadra di Ballardini ha mostrato scarsa attitudine al gol e non è quasi mai riuscita ad alzare il ritmo del gioco. Producendo il forcing forsennato invocato dai tifosi. Appena due-tre occasioni da gol per le punte, Floro Flores e poi Immobile che al Genoa sta vivendo una stagione in tono minore e non sembra felice, nonostante l’endorsement di Ballardini che di lui ha parlato come di un attaccante di grandi prospettive e tuttavia continua a rosolarlo in panchina, persino nel giorno in cui è assente il bomber Borriello.

In casa Genoa si attende con ansia di conoscere i risultati di Palermo (impegnato a Catania) e Siena, che giocherà in casa contro il Chievo. Col pareggio contro i bergamaschi, il Genoa si è installato a 29 punti, in sandwich tra le due rivali, la squadra toscana è a quota 30, il Palermo sta a 28 punti. L’espressione del volto del presidente Preziosi, nella tribuna d’onore del Ferraris, a fine gara, era tutto un programma.

La posizione di Ballardini non è più saldissima, il Grifone ha raccolto appena quattro punti (frutto di altrettanti pareggi) nelle ultime otto partite e l’ultima vittoria risale al 17 febbraio, in casa contro l’Udinese. Con Preziosi non c’è mai nulla di scontato e il presidente, per niente soddisfatto della prova della sua squadra, potrebbe anche decidere l’ennesimo cambio di panchina in corsa. Richiamando uno dei due tecnici ancora sotto contratto, Gigi De Canio oppure Gigi Delneri.

L’Atalanta ha centrato l’obiettivo di partenza, il punto strappato a Marassi la colloca a 38 punti, col Bologna, che ospiterà la Sampdoria (a quota 37). Incroci ancora pericolosi per tutte e tre le squadre che guardano ai 40 punti come il traguardo salvezza. Anche l’Atalanta ha pagato dazio all’assenza del suo bomber Denis, squalificato e in attacco Colantuono (espulso dall’arbitro Giannoccaro per proteste) ha dovuto arrangiarsi con Livaja, sostenuto da Moralez. Se all’Inter lo rimpiangono, a Bergamo non vanno matti per il giovane attaccante che in fatto non si è segnalato finora come un bomber di razza. Ma ha appena vent’anni e dunque potrà migliorare.