Ruby fece sesso con Berlusconi? Un teste: “Lo dice una sua amica”

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 18:34| Aggiornato il 3 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 2 DIC – Le dichiarazioni di Giuseppe Villa, un imprenditore proprietario di un bar a Milano, e di Caterina Pasquino, la ex coinquilina ed amica di Ruby, erano le fonti di prova con cui gli inquirenti milanesi indagavano sui presunti rapporti sessuali tra Silvio Berlusconi e la giovane marocchina. Lo ha spiegato nel corso del processo a carico dell'ex premier un funzionario capo della polizia giudiziaria, Marco Ciacci, incalzato dalle domande dei difensori di Berlusconi.

''Quali erano le fonti di indagine in base alle quali si e' continuato ad indagare sui presunti rapporti sessuali tra Ruby e Berlusconi?'', ha chiesto l'avvocato Piero Longo a Ciacci. L'investigatore ha risposto: ''Le dichiarazioni di Villa, di Pasquino e della minore''. E quando Longo ha fatto presente al funzionario di polizia che stava testimoniando ''sotto giuramento'', facendo notare che nei verbali di Ruby non c'era un riferimento a rapporti sessuali con Berlusconi, Ciacci ha spiegato che le fonti erano ''le dichiarazioni di Villa e della Pasquino''. A quel punto e' intervenuto Ghedini dicendo: ''Lei ci conferma quindi che le indagini sul punto sono state sviluppate sulla base delle dichiarazioni di Villa e Pasquino''.