Selvaggia Lucarelli: “Spilla Rinascente? Volgarità sessista”

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 19:04| Aggiornato il 6 Maggio 2015 OLTRE 6 MESI FA

Selvaggia Lucarelli (Lapresse)

ROMA – Selvaggia Lucarelli nel suo blog su Libero interviene sulla vicenda della Rinascente e su quella tanto discussa spilla fatta indossare alle commesse su cui c’è scritto: “Averla è facile. Chiedimi come”. “Oggi, alle moderne rinascentine, chiedono di portare stampata sul petto una frasetta che non è solo sessista e volgarmente ammiccante, ma è anche e soprattutto uno slogan brutto, rozzo, inelegante – scrive la Lucarelli – E non parlerei manco di giochino basato sul doppiosenso perché qui il senso è unico e non fraintendibile: quello della volgarità”.

Quindi la Lucarelli prosegue: Tu, maschio, mi passi davanti, mi noti perché sono caruccia, ho la gonna corta, il trucco impeccabile e un alone di profumo dolciastro intorno e mentre sei già lì che fatichi ad imbrigliare l’ormone, noti che sulla mia tetta destra campeggia la sobria scritta: Averla è facile. Chiedimi come. Tu, maschio, a quel punto, la prima cosa a cui pensi, dopo l’Imu e il rinnovo polizza auto, è la Rinascentecard, ovviamente. E se a qualcuno viene in mente il sesso è perchè c’è gente perversa in giro. C’è gente che vedrebbe un richiamo sessuale anche nei balletti di Belen ad Amici, figuriamoci. Gente malata.

E qui entrano in gioco i creativi, che poi sono l’altro elemento interessante della faccenda. Chi è quel copywriter che nel 2012 può partorire un’idea tanto malsana pensando di rimanere impunito? Ma c’ha guardate bene, a noi femmine, il copywriter in questione o vive murato in agenzia tra brief e braistorming? Davvero era convinto che in un mondo di donne che lavorano, guadagnano, governano, sgomitano non sarebbe capitata la commessa che non ci sta a fare il manichino scemo, la bambolina che strizza l’occhio, il sexy-specchietto per gli allocchi? E soprattutto.

Chiuderei questa storia spendendo due parole su quella commessa, la prima, la sovversiva del reparto profumeria destinata a rimanere senza nome, che s’è sfilata il badge e ha dato inizio alla rivoluzione. A nome di tutte le donne, grazie. Fossi il presidente Napolitano, tolta quella spilletta scema, ti appunterei sul petto una medaglia al valore civile e militare. Nel frattempo io vado ad appuntare una spilletta sul petto del creativo che l’ha ideata. C’è scritto: “Avere un’idea non becera e sessista per una campagna non è facile. Chiedete come a una donna, io copro solo il target maschio medio/fesso”.