Usa in crisi, gli “zombie” a Wall Street

Pubblicato il 3 Ottobre 2011 - 15:54| Aggiornato il 4 Ottobre 2011 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, 3 OTT – Giunti ormai alla terza settimana, i manifestanti di Occupy Wall Street non danno segni di voler cedere e, anzi, nonostante i settecento arresti di domenica 2 ottobre, si preparano oggi a manifestare vestiti da businessman-zombie.

Manifestanti come zombie. Ha assunto un’aspetto grottesco oggi la manifestazione Occupy Wall Street, entrata ormai nella sua terza settimana di presidio davanti al tempio della finanza mondiale: Molti attivisti si sono dipinti il volto di bianco e la bocca di rosso rubino, fino al mento, come se grondasse sangue. ”Come i morti viventi”.

E per ”esprimere la metafora delle azioni”, il modo di agire degli investitori, dei mediatori finanziari e degli agenti di cambio della borsa di New York, di cui vogliono denunciare ”l’avidità”, come ha spiegato un portavoce dei manifestanti. Ma anche come ”specchio della nostra anima”, ha affermato a sua volta uno degli attivisti, Jeffrey, sulla quarantina, che ha preso così sul serio l’iniziativa da indossare anche lenti a contatto che danno alla pupilla la forma di quelle di un felino.

Ci sono tanti ragazzi, studenti, ma anche impiegati, operai, disoccupati, artisti di strada, ex hippy, giunti da lontano, dalla California e da altri Stati, che che si dicono determinati ad andare avanti ad oltranza con il presidio, nello Zuccotti Park.

Un presidio che sorge all’ombra di Wall Street e che hanno ribattezzato non a caso ‘Liberty Square’, ovvero come la Tahrir Square del Cairo, o quella di Sanaa, o di altre capitali dove è in corso la ‘primavera araba’.

Vogliono andare avanti ad oltranza nonostante le temperature autunnali si sono fatte ormai pungenti; e soprattutto dopo l’ondata di arresti in cui sono incorsi sabato, quando la polizia ha fermato con le maniere forti circa 700 persone che si erano radunate sul ponte di Brooklyn, bloccando il traffico. Un intervento brutale, hanno affermato i manifestanti, diffondendo su You Tube filmati che lo dimostrerebbero. Un intervento necessario, ha replicato la polizia, che con una mossa rara a sua volta pubblicato sul web filmati in cui si vede che gli agenti avevano ammonito con i megafoni i manifestanti a restare sui marciapiedi e a non bloccare il traffico.

Gli ‘zombie’ affermano però che i filmati della NyPd sono stati girati in modo da mascherare il fatto che ”ormai siamo in uno stato di polizia”. Il più duro nel sostenerlo e Said Wahid, che è nato una sessantina d’anni fa al Cairo e ora è americano. “Vivo qui da 40 anni. Amo questo Paese, ma quello che vedo – afferma deciso – è che gli Stati Uniti stanno diventando sempre più come l’Egitto di Mubarak. Ci sono tasse su tutto, e a pagarle sono i più poveri”.

Un concetto che ripetono in molti allo Zuccotti Park, e che viene ribadito anche sul ‘foglio’ della manifestazione, lo ‘Occupied Wall Street Journal’. In un articolo dal titolo ”Impariamo dal Mondo”, si afferma anche che ”il messaggio dall’Egitto, Siria, Tunisia, Spagna e Inghilterra è semplice: Uniamoci, solleviamoci”, perché, è scritto in un altro articolo, ”il nostro sistema è a pezzi. Oltre 25 milioni di americani sono senza lavoro. Oltre 50 milioni vivono senza assicurazione sanitaria. Forse 100 milioni vivono in povertà”.

Nelle otto pagine del giornale non ci sono attacchi diretti al presidente Barack Obama. Il vero obiettivo sono gli ”squali” di Wall Street, le multinazionali, le grandi aziende. Però, certo, ”vorrei che il presidente facesse almeno un commento su quello che succede qui”, afferma Zubheida, 19 anni, mentre con le labbra piene di sangue finto addenta una mela. ”Vorrei che almeno ci dica che sa quello che vogliamo. Che almeno sa che esistiamo”, dopo due settimane e centinaia di arresti.

Le immagini degli zombie (foto Ap/LaPresse):