Agnoletto, da leader no global a disoccupato: “Nessuno mi assume perché sono scomodo”

Pubblicato il 26 Ottobre 2009 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

agnolettoVittorio Agnoletto, 51 anni, non riesce più a trovare un lavoro. Dopo essere stato il portavoce del Genova Social Forum nelle drammatiche giornate del G8 di Genova del 2001 ed europarlamentare nel 2004 come indipendente nelle liste di Rifondazione comunista, il medico del lavoro nonché fondatore della Lila, la Lega italiana lotta all’aids quest’anno si è presentato nuovamente come capolista nelle liste di Rifondazione con cui ha preso 37 mila voti: tuttavia è stato il partito a non andare a Strasburgo a causa dello sbarramento.

Così ad oggi Vittorio Agnoletto non essendo stato rieletto non ha più un’attività lavorativa: «Sono medico del lavoro, cerco un posto. Ma è difficile che un’azienda mi assuma perché sono scomodo. Non mi volto dall’altra parte quando noto qualcosa che non va».

L’ex europarlamentare è noto oltre che  per il G8 di Genova, anche per essere stato relatore della “clausola democratica” in Europa chiamata “clausola Agnoletto”, che impone alle nazioni europee di limitare il commercio con Paesi che non rispettano i diritti umani. Purtroppo, spiega Agnoletto «questa clausola non viene applicata con alcuni partner, ad esempio la Cina».

Ora, conclude Agnoletto «voglio che il mio reddito resti separato dalla politica. E voglio tornare ad occuparmi di aids, sanità e diritti umani. E mi sto rivolgendo a organizzazioni non governative internazionali: in Italia trovo solo porte sbarrate».