Arrestato per camorra il sindaco del Pdl Giorgio Magliocca: era anche consulente di Alemanno

Pubblicato il 11 Marzo 2011 - 11:12| Aggiornato il 14 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Il sindaco di Pignataro Maggiore (Caserta), Giorgio Magliocca, del Pdl, è stato arrestato questa mattina dalla polizia con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Magliocca, che ha 37 anni, è avvocato ed è stato consulente del ministero delle Telecomunicazioni quando era retto da Mario Landolfi; recentemente è stato nominato consulente anche dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Secondo l’accusa, avrebbe consentito al clan camorristico Ligato-Lubrano di continuare a gestire beni che erano stati confiscati e che erano stati dati in gestione proprio al sindaco. In particolare, anzichè destinare una villa e alcuni appezzamenti di terreno a scopi sociali, avrebbe permesso che l’edificio fosse devastato, anche con l’asportazione degli infissi, e che i terreni fossero coltivati. A Magliocca gli agenti della squadra mobile hanno notificato ordinanze emesse su richiesta del procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho e dei sostituti Giovanni Conzo, Alessandro Milita e Liana Esposito.

Giorgio Magliocca, il sindaco di Pignataro Maggiore, nel casertano, arrestato oggi dalla polizia, è entrato giovanissimo in politica. Nel 1998, a 23 anni, è stato eletto consigliere comunale di Pignataro Maggiore. Nel 2000 è stato eletto consigliere provinciale di Caserta. Nel 2002 la prima elezione a sindaco di Pignataro Maggiore con la lista ”Alleanza Civica”. ”In questa gestione – è scritto sul suo sito, Giorgiomagliocca.it – ha portato avanti le acquisizioni al patrimonio indisponibile dell’ente dei beni confiscati alla camorra”. Nel 2005 è stato riconfermato consigliere provinciale. Nel 2006 è stato rieletto sindaco di Pignataro Maggiore con la lista ”Alleanza Civica per le libertà” . Ha ricoperto la carica di capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio Provinciale di Caserta dal 8 maggio 2005 al 24 marzo 2009. Sul sito del sindaco arrestato compare una fotografia dei pm Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sotto cui c’e’ la scritta ”L’Italia impariamo ad amarla come loro”.

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