Ballottaggio a Parma, Grillo: “Non andremo in ginocchio dalle banche”

Pubblicato il 18 Maggio 2012 - 19:46 OLTRE 6 MESI FA

BUDRIO (BOLOGNA) – ”Non è che andiamo dalle banche e ci mettiamo in ginocchio a dire prestateci dei soldi come dicono gli altri. Loro vorrebbero appianare un debito con un altro debito”. Così Beppe Grillo ha risposto a margine del suo intervento per i ballottaggi a Budrio a chi gli ha chiesto se il debito da oltre 600 milioni di euro che grava sulle casse del comune di Parma, dove il M5S andrà al ballottaggio, non sia una sfida che spaventa.

”Saranno anche molti di più, avremo delle sorprese – ha detto riferendosi alla cifra del debito – a Parma noi abbiamo il più grande consulente di bilanci che è un ufficio che si occupa di consulenze e interpretazioni di bilanci di un colonnello della finanza”. Ma, ha aggiunto il comico ”noi non abbiamo bacchette magiche. Noi tiriamo fuori il bilancio, prendiamo atto poi con tutti i parmigiani decideremo”. Perché, per Grillo, bisogna ”ricominciare a vedere dove prendere i soldi. Ci sono consulenze esterne, e ci sono molti utility con Cda da 100 mila euro all’anno da 30,40 persone”.

”A guardare il bilancio di Unicredit anche un ragioniere capirebbe che è già fallita”, ha detto Grillo, ”è piena di azioni Telecom comperate a 3 euro che oggi valgono 0,70 – ha spiegato – e appartamenti di proprietà che valgono il 30% in meno”. Grillo poi se l’è presa anche con la Bce ”che stampa soldi per prestarli alle banche, e non li presta alle imprese”.

”Già essere arrivati a questo punto è una grandissima vittoria, ma non ce la faremo” perché ”stanno comprandosi i voti, stanno comprandoseli le cooperative”, ha detto Grillo. Terminato l’intervento a chi gli ha chiesto se si riferisse a compravendita dei voti a Budrio, ha detto di essersi riferito al Molise.

”In Molise per esempio – aveva effettivamente detto dal palco – Iorio licenziava prima delle votazioni dicendo ‘se mi voti poi ti riassumo’. Usano questi piccoli sistemi come in tutto il Sud, che lì vendono i voti. Li capisco perché non hanno niente, ma è una mentalità che dovremmo cambiare”. Finito l’intervento ai giornalisti che gli hanno chiesto se davvero avesse voluto dire che le cooperative stanno comperando voti, Grillo ha negato di averlo detto. ”Io ho detto del Molise. Che c’era questa situazione di persone che erano lì da vent’anni e le licenziavano prima delle elezioni promettendo la riassunzione subito dopo”.

Grillo ha parlato anche del canone Rai: ”Io non pago il canone da anni. Sarei orgoglioso di pagarlo se ci fosse una Rai senza sponsor e senza partiti”. Grillo, rivolgendosi ad un operatore che era presente tra il pubblico, gli ha chiesto per quale televisione lavorasse, ricevendo come risposta la Rai. Allora il comico si è girato e ha mostrato il posteriore. Poi si è rigirato verso l’operatore e sorridendo ha detto: ”No, non dovrei farlo… non dovrei sputare… io sono nato lì dentro”, concludendo appunto che pagherebbe volentieri il canone se la Rai fosse ”senza sponsor e senza partiti”.