Maroni e Berlusconi: “I clandestini possono circolare in Europa”. Ma l’Europa non aveva detto no?

Pubblicato il 13 Aprile 2011 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi e Roberto Maroni (Foto Lapresse)

ROMA – Il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Interno Roberto Maroni hanno detto in coro: “I tunisini sbarcati nelle ultime settimane possono circolare liberamente in Europa con i permessi di soggiorno temporanei che noi stiamo rilasciando”. Una frase detta come se nulla fosse, come se il ricordo di quello che che l’Europa disse all’Italia, ovvero il no ai clandestini e poi i dubbi sui permessi, sia svanito.

“L’unico modo per bloccare i clandestini sarebbe sospendere Schengen, mi auguro che non si arrivi a questo. Quella sarebbe la fine dell’Europa”, ha detto Maroni.

”Anche questa dimostrazione di forza muscolare che stanno facendo Francia e Belgio – ha aggiunto Maroni – dimostra che i tunisini possono circolare nel territorio dell’Unione Europea”. Ai giornalisti che gli chiedevano a che punto fosse l’iter per il rilascio dei permessi per i migranti del paese nordafricano il ministro ha risposto: ”Stanno facendo le domande. A poco a poco stiamo rilasciando i permessi elettronici e i titoli di viaggio. Appena li riceveranno potranno circolare”. ”Ci sono delle regole precise – ha concluso – sulla libera circolazione i nostri documenti la consentono”.

Anche Silvio Berlusconi ha ribadito il concetto: “C’è una collaborazione assolutamente piena da parte europea, la Commissione ha certificato che il permesso di soggiorno temporaneo funziona, identifichiamo le persone e se non ci sembrano pericolose potranno girare in Europa”.

”Anche i governatori della Lega si sono detti disponibili a dare una accoglienza congrua ai migranti, naturalmente il principio è che tutti quelli che arrivano bisognerà rimandarli indietro”, ha spiegato Berlusconi.

“Martedì il presidente della Commissione europea Barroso su nostro input ha discusso con il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio dei ministri della Tunisia il comportamento della Tunisia stessa in ordine ai cittadini che lasciano il paese per venire in Europa: abbiamo detto, ed è stato detto anche da Barroso con grande chiarezza, che l’Europa è pronta ad aiutare l’economia del paese ma lo farà soltanto se la Tunisia si impegnerà nel contenere quello che fino ad oggi è stato un vero e proprio tsunami”, ha concluso Berlusconi.

Intanto sui migranti è polemica per le uscite dei leghisti. Dopo il fuoco di fila di critiche piovute martedì addosso al viceministro Roberto Castelli, che aveva parlato di uso delle armi nei confronti degli immigrati, oggi è Francesco Speroni a riaccendere la miccia. Malgrado lo stesso Bossi (“Castelli ha detto soltanto che quelli sono i rischi, i rischi dell’esasperazione, ma spero che non si arrivi a tanto”) e il capogruppo Reguzzoni tentino di gettare acqua sul fuoco (“La frase di Roberto Castelli deve essere circostanziata è stata estrapolata e manipolata”), arriva la “bomba” Speroni. “Molto spesso, quando i nostri pescherecci si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo”, suggerisce l’eurodeputato della Lega.

Le opposizioni insorgono. “È troppo tempo che diamo credito alle dichiarazioni senza senso di politici allo sbaraglio come appunto Speroni, Castelli, Calderoli. Il fatto che abbiano i voti non vuol dire molto, visto che anche l’Uomo Qualunque aveva i consensi ma poi sparito”, replica il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei.

“Tra l’altro Speroni non sa di che cosa parla, visto che il mitragliamento ai nostri pescherecci è avvenuto da parte dei libici, con cui, ricordo a Speroni, avevamo un accordo” conclude Di Giovan Paolo. Anche per il capogruppo idv Felice Belisario “Speroni è un istigatore. Affermazioni così gravi le può fare solo chi ignora le regole comunitarie, i principi basilari della democrazia, il codice penale o chi vuole alzare polveroni al solo scopo di coprire l’inadeguatezza del governo ad affrontare l’emergenza migranti”.

“Non se ne può davvero più degli esponenti della Lega che – prosegue – ogni giorno ci regalano perle di inqualificabile violenza verbale. Pretendere di sparare su soggetti inermi, donne e bambini compresi, è irresponsabile sia sul piano politico che su quello sociale, soprattutto in un momento di forte afflusso di migranti e di gravi difficoltà nei confronti dell’Ue”.