Il caso della “dama bianca” di Berlusconi approda in Parlamento: interrogazione dell’Idv a Brunetta

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 21:20 OLTRE 6 MESI FA

Federica Gagliardi

Il caso della “dama bianca”, alias Federica Gagliardi, ovvero la bella bionda che Silvio Berlusconi si è portato in Canada per il G20, approda anche in Parlamento. Dove l’Italia dei valori ha inviato un’interrogazione parlamentare sulla faccenda al ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

”Da articoli apparsi oggi sulla stampa  -si legge nell’interrogazione – si apprende che la signora Federica Gagliardi, neo-assunta alla regione Lazio, dipartimento segretariato generale, categoria D1, 45mila euro l’anno, abbia partecipato al G20 di Toronto, come membro della delegazione governativa. Al riguardo, sono state fornite, nel giro di un giorno, tre versioni diverse” .

”Nella prima versione – si legge – fornita dalla diretta interessata, si apprendeva che la signora Gagliardi era in permesso speciale, concessole dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. In una seconda versione, invece, il responsabile degli uffici della presidente della Regione Lazio, precisava che la signor Gagliardi risultava essere in ferie, circostanza confermata anche dal portavoce del presidente della regione Lazio. Poichè la signora Gagliardi è stata assunta in data 1 giugno 2010, e non ha ovviamente maturato giorni di ferie, la presidente della regione Lazio è intervenuta oggi fornendo una terza versione, ovvero che la signora Federica Gagliardi è in permesso non retribuito dalla regione Lazio fino a data 2 luglio, pur essendo il vertice conclusosi il giorno 28 giugno”.

Per questo, conclude l’interrogazione presentata da Antonio Borghesi, ”chiediamo al ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta di verificare presso gli uffici della regione Lazio se nel caso della signora Federica Gagliardi sia stata rispettata la procedura ed il protocollo per la concessione di permessi non retribuiti e se i dipendenti pubblici, neoassunti e quindi in periodo di prova, possano dopo soli 26 giorni di lavoro usufruire di permessi non retribuiti”.