Gianluigi Piras non si dimette più. Scrisse: Isimbayeva per me possono stuprarti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Ottobre 2013 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
Gianluigi Piras non si dimette più. Scrisse: Isimbayeva per me possono stuprarti

Elena Isimbayeva

ROMA –  Gianluigi Piras non si dimette più. Aveva annunciato il suo addio alla poltrona di consigliere comunale del Pd in Sardegna, a Jerzu, dopo le polemiche per un suo post si Facebook dedicate alla campionessa russa Elena Isimbayeva, rea di aver smentito un sostegno alla comunità gay prima dato per vero.

“Per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono”,

aveva scritto Piras lo scorso 16 agosto. A far scatenare la sua ira erano state le parole della Isimbayeva in difesa della legge russa contro la propaganda omosessuale, una vera e propria legge omofoba: “Nessun russo si permette di criticare le leggi degli altri paesi, penso quindi che anche gli altri debbano rispettare le leggi russe”, aveva detto riferendosi agli annunciati boicottaggi ai Giochi di Sochi da parte di alcuni atleti.

Le critiche alle parole di Piras arrivarono direttamente da Roma, dai vertici del partito, compreso Pippo Civati, attuale candidato alle primarie del Pd. Furono così forti che il giorno dopo Piras annunciò le proprie dimissioni da tutte le cariche ricoperte, tra cui quella di presidente del Forum regionale sui Diritti.

Ad oggi, però, due mesi dopo l’annuncio di dimissioni, Piras è ancora al suo posto. “Nessuno mi ha chiesto di andarmene”, si sarebbe giustificato. Ma ha confessato di essere gay. Forse questo il vero motivo del suo post feroce?