Sabato della Fiom: metalmeccanici in piazza, manifestazione pacifica. Cgil rilancia: “Ora sciopero generale”

Pubblicato il 16 Ottobre 2010 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA

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Una manifestazione pacifica, gioiosa, di protesta, per dire “sì ai dirtti, no alo sfuttamento”. Il sabato della Fiom si è rivelato un successo: di partecipazione (si è parlato di un milione di presenze) e anche di sicurezza, smentendo quanti (in primi il ministro dell’Interno Maroni) avevano allertato sui pericoli del corteo. Roma in allerta ha accolto le centinaia di migliaia di lavoratori, studenti, intellettuali che hanno sfilato per le strade e si sono ritrovati, tutti insieme, in piazza San Giovanni. Lì dove Epifani ha tenuto il suo ultimo comizio da segretario generale della Cgil, un comizio in cui ha rilanciato la protesta inneggiando a un prossimo “sciopero generale”.

Due cortei (uno da piazza della Repubblica e l’altro da piazzale dei Partigiani) hanno attraversato la città per difendere l’occupazione e i diritti di chi lavora o vorrebbe farlo. In testa gli operai di Pomigliano, al loro fianco studenti, docenti, rappresentanti delle associazioni di volontariato, oltre ai centri sociali, il popolo Viola e alcuni politici. Tutti si sono ritrovati in piazza San Giovanni, gremita di gente. Il servizio d’ordine predisposto dalla Fiom e dalla Cgil è stato imponente. Una misura che si è resa necessaria in seguito all’allerta che si è venuta a creare intorno a questa manifestazione. Una giornata di mobilitazione decisa per protestare contro l’accordo separato alla Fiat di Pomigliano che si è caricata, nei mesi, di tensioni tra i sindacati, sfociate in atti di violenza in particolare contro le sedi  della Cisl. Ma la piazza, per l’ennesima volta, ha dimostrato che può essere anche più “democratica” della politica.

20.00: Cremaschi: circa un milione alla manifestazione. ”Circa un milione di persone”: questa la ”stima” di quanti hanno partecipato alla manifestazione nazionale della Fiom, indicata dal presidente del Comitato centrale del sindacato di Corso Trieste, Giorgio Cremaschi. ”Non e’ un numero ufficiale”, ha aggiunto, ”ma una stima, calcolando che i cortei sono partiti alle 13.30 circa e hanno sfilato sino alle 18.30, quando la coda dell’ultimo e’ arrivata in piazza San Giovanni”. La Fiom, infatti, non ha voluto fornire cifre ufficiali sulla partecipazione alla manifestazione.

19.33: Bersani: voce sentita oggi in piazza deve essere ascoltata. ”Quella che si e’ fatta sentire pacificamente oggi in piazza San Giovanni e’ una voce che va ascoltata. E tutte le persone responsabili che hanno a cuore l’Italia devono augurarsi che possano emergere posizioni comuni dal mondo del lavoro”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al termine della manifestazione della Fiom che si e’ svolta oggi a Roma. ”L’Italia – sottolinea Bersani – vive difficolta’ gravi e chi e’ al governo in questo momento non deve accendere irresponsabilmente i fuochi della divisione, ma lavorare per aiutare a comporre le diverse posizioni”. ”L’unita’ del mondo del lavoro – conclude il segretario del Pd – e’ una energia indispensabile per costruire un’alternativa di Governo che davvero metta al centro delle politiche economiche l’occupazione, che e’ l’assoluta priorita’ per il Paese”.

19.32: Sacconi: questa italia minoritaria deve rimanere tale. ”Quella di oggi e’ una Italia minoritaria che deve restare minoritaria”, ha affermato Sacconi rispondendo ai giornalisti sulla manifestazione della Fiom. ”C’ e’ una Italia che parla a se stessa e non riesce a parlare al Paese – ha aggiunto – Una Italia che puo’ essere opposizione democratica, ma assolutamente inadatta a governare e a fare parte di coalizioni di governo”.

19.08: Epifani: grande onore chiudere con comizio Fiom. ”Per me e’ un grande onore chiudere il mio mandato in questa piazza, davanti a tutti questi lavoratori. Rimarro’ accanto alla Cgil e alla Fiom con altri ruoli e altre funzioni”. Cosi’ il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha chiuso il suo intervento alla manifestazione della Fiom, il suo ultimo comizio da leader della confederazione di corso d’Italia. Epifani e’ infatti in scadenza di mandato ed il 3 novembre lascera’ il posto a Susanna Camusso alla guida della Cgil. ”Qualche volta abbiamo discusso – ha aggiunto riferendosi ai rapporti con la Fiom – ma abbiamo sempre fatto valere l’unita’. Il nostro pluralismo e’ la nostra ricchezza”.

19.00: Epifani: 10,100, 100 accordi per i diritti. ”Rovesciamo lo slogan ’10, 100, 1000 Pomigliano’. Diciamo 10, 100, 1000, 10.000 accordi che abbiamo fatto, che la Fiom ha fatto, dove si salvano il lavoro, i diritti e l’occupazione”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, concludendo la manifestazione della Fiom e sottolineando che ”la Cgil non lascera’ sola la Fiom in queste battaglie. La Cgil non ha chinato la testa”

18.59: Epifani: non siamo isolati. Epifani: “A chi pensava che la Cgil fosse isolata diciamo che non è isolata né in Italia né in Europa. Semmai sono altri che devono interrogarsi sul perché in Europa si battono e scioperano tutti e qualcuno da noi non lo fa”

18:51: Epifani: in assenza di risposta sciopero generale. Epifani: “”Il paese sta rotolando, ha preso una direzione sbagliata. Dopo la manifestazione del 27 senza risposte adeguate proseguiremo con lo sciopero generale. E’ un’arma, non l’unica, che però va usata con intelligenza perchè è un grande sacrificio”.

18.44: Boccia (Pd): in piazza milionari e politici in auto blu. ”Sono nauseato dalle finzioni”. Cosi’ Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del Pd, replica alla sua compagna di partito on.Teresa Bellanova che non aveva apprezzato le critiche rivolte da Boccia al corteo Fiom, corteo ”pieno – secondo Boccia – di intellettuali milionari, ex deputati col vitalizio e politici in auto blu”. ”I lavoratori, gli studenti, i disoccupati, i precari – secondo boccia – hanno il diritto di essere ascoltati ogni giorno e ogni loro manifestazione e’ sacra e va ascoltata. Ma non utilizzata”. ”Personalmente – afferma tra l’altro Boccia – sono nauseato di veder sfilare per qualche ora intellettuali che guadagnano milioni di euro l’anno, ex parlamentari che vivono con il vitalizio e politici che subito dopo la sfilata e la passerella davanti alle tv tornano a casa nelle loro auto blu. Credimi Teresa, non sono piu’ tollerabili queste finzioni a sinistra e nel Paese”. ”La Fiom – ritiene il deputato Pd – avrebbe maggiori benefici dall’assenza dei politici nel corteo, si capirebbero meglio le ragioni della protesta e il confronto sarebbe piu’ trasparente sulle cose e non sulle posizioni politiche spesso figlie di un opportunismo che dura meno di un giorno”. ”Tutto qui. Noi riformisti – aggiunge Boccia – abbiamo il dovere di batterci per cambiare questo Paese, e lo cambiamo se ai principi facciamo seguire i comportamenti. All’autonomia reale del partito dal sindacato e a quella del sindacato, io ci credo davvero e continuero’ a battermi per salvaguardarlo. Perche’ quella battaglia libera ed emancipa soprattutto i lavoratori, e rida dignita’ alla politica”. ”Il mio rispetto – dice ancora il deputato Pd – per gli ex sindacalisti oggi deputati e per i politici andati in piazza in buona fede e’ elevato, ma la mia tolleranza verso le anime belle, gli speculatori in auto blu, gli opportunisti col vitalizio che cercano di rientrare in parlamento attraverso le sofferenze dei lavoratori e verso gli intellettuali milionari e’ finita”.

18.41: Epifani: crisi usata per colpire i lavoratori. Epifani dal palco: ”Il governo ha usato la crisi per colpire i diritti dei lavoratori. Ci vuole una politica economica radicalmente diversa perché questa ha umiliato il paese e non ha risolto i problemi”

18.35: Casini: chi è in piazza è fuori dall’alternativa a Berlusconi. ‘Oggi c’e’ una grandissima manifestazione della Fiom. Con il cuore di democratico rispetto profondamente quella piazza non violenta. Ma con la testa dico, con chiarezza, che chi e’ in quella piazza e’ fuori da un disegno di governo riformista alternativo a Berlusconi”. Lo ha detto il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini parlando a Sky Tg24. ”Se si pensa – ha proseguito – di fare un’alternativa a Berlusconi con chi oggi va in piazza con la Fiom vuol dire che si e’ fuori strada. Perche’ non c’e’ riformismo e capacita’ alternativa credibile se questi sono gli argomenti. Con tutto il rispetto verso la Fiom e i manifestanti. Ma la piattaforma alternativa a Berlusconi e’ un’altra cosa ”. ”Questa e’ la grande contraddizione – ha aggiunto – a cui il Pd non ha ancora dato risposta e a cui inevitabilmente dovra’ rispondere nei prossimi giorni. E su possibili alleanze con Vendola e Di Pietro ha detto: ” Faccio una distinzione tra Vendola e Di Pietro. Vendola e’ una personalita’ politica molto diversa da me che io rispetto e stimo, con cui ho un rapporto corretto. Vedo in Vendola pregi e difetti. E’ molto distante dalla mia storia politica e difficilmente compatibile con la mia idea di governo del paese. Di Pietro e Grillo sono un’altra cosa, loro legittimano ogni giorno Berlusconi. Il discorso di Di Pietro in Parlamento e’ il piu’ grande aiuto politico che si possa dare a Berlusconi. Per questo motivo quel populismo che rappresentano e’ alternativo a qualsiasi idea di governo serio.”

18.24: Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani inizia il suo discorso, l’ultimo da segretario. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, e’ salito sul palco di Pazza San Giovanni per il suo intervento a conclusione della manifestazione della Fiom. Dalla piazza si e’ immediatamente levato il grido ‘sciopero, sciopero’.

18.24: Landini: battaglia prosegua con sciopero generale. ”Abbiamo il dovere di continuare questa battaglie e per continuarla si deve arrivare alla programmazione dello sciopero generale”. Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, parlando dal palco di piazza San Giovanni in occasione della manifestazione dei metalmeccanici. ”Perche’ la democrazia e il nuovo modello di sviluppo – ha aggiunto – si costruiscono con il consenso e il coraggio del cambiamento”. Da sotto il palco il popolo dei manifestanti ad alta voce ripeteva ”sciopero, sciopero, sciopero”.

18.23: Ferrero: spero presto sciopero generale. ”Spero che la Cgil rapidamente arrivi alla decisione di dichiarare lo sciopero generale”. Lo dice il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ai piedi del palco della manifestazione della Fiom in piazza San Giovanni. Ferrero propone inoltre, ”come dopo il G8 di Genova”, che si costituiscano ”sul territorio dei comitati ‘Sedici ottobre”’, per portare avanti il discorso avviato con la manifestazione di oggi.

18.15: Landini: da noi sempre no quando si cancellano i diritti. ”Noi alla Fiat abbiamo detto di no. Alla Federmeccanica abbiamo detto di no, perche’ quando si vogliono cancellare i diritti ed il contratto diremo sempre di no”. Queste le parole pronunciate dal palco di piazza Sa Giovanni dal segretario generale della Fiom. Maurizio Landini, e accolte dagli applausi della folla che gremisce la piazza. Il riferimento e’ all’accordo separato sullo stabilimento Fiat di Pomigliano e a quello sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici.”E’ una piazza che unisce questo Paese, parla al Paese e che dice che per uscire dalla crisi c’e’ bisogno di rimettere al centro il lavoro ed i diritti e quindi contrastare la politica che questo Governo, Confindustria e Federmeccanica stanno facendo. E’ una societa’ che cosi’ non e’ accettabile, noi dobbiamo ribellarci per cambiare”, ha continuato Landini.

18.10: Landini: piazza democratica e pacifica. ”Questa e’ una piazza democratica e’ pacifica”: cosi’ il segretario generale delle Fiom, Maurizio Landini, dal palco allestito in piazza San Giovanni per la manifestazione nazionale organizzata dai metalmeccanici della Cgil, si e’ rivolto ai partecipanti.

18.04: Landini a Sacconi: invocare il morto è da irresponsabili. Il leader della Fiom Landini: “I ministri hanno fatto a gara a dire quello che hanno detto. Si devono vergognare per quello che hanno detto e quando si arriva ad invocare il morto come un ministro della repubblica ha fatto siamo di fronte all’irresponsabilità totale”

17.59: Fassina: il Pd è qui per superare la divisione dei lavoratori. ”Il Pd sta dove stanno i lavoratori, che manifestano in modo pacifico e democratico”. Lo dice ai piedi del palco della Fiom in piazza San Giovanni, il responsabile di economia del Pd, Stefano Fassina. ”Siamo qui come la settimana scorsa eravamo alla manifestazione della Cisl e vogliamo rappresentare i lavoratori – sottolinea Fassina – purtroppo ora chi rappresenta i lavoratori e’ diviso e questa e’ una grande sofferenza per chi come noi e’ qui per superare le divisioni”. Quanto ai distinguo dentro al Partito democratico sulla partecipazione alla manifestazione e all’assenza del segretario Bersani, Fassina risponde: ”il segretario ha un compito di sintesi. Qui ci sono pero’ diversi componenti della segreteria, parlamentari e dirigenti delle federazioni territoriali. Il Pd e’ qui”. Sotto il palco di piazza San Giovanni si vedono, tra gli altri, Sergio Cofferati, Cesare Damiano, Vincenzo Vita, Paolo Nerozzi, Giovanni Lolli, Barbara Pollastrini, Matteo Orfini e Roberta Agostini.