Melandri (Pd): “Tagliateci la pensione, ma non toccateci il vitalizio”

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

Giovanna Melandri (Foto LaPresse)

ROMA – Dopo il ricorso alla riforma dei vitalizi di venti deputati, tra cui esponenti di Pd, Pdl e Lega,  un altro nome noto si erge a difesa dei privilegi dei parlamentari. Si tratta di Giovanna Melandri, 50 anni, deputata Pd, ministro della Cultura con D’Alema e Amato e responsabile dello Sport con Prodi.

L’onorevole, per giustificare i vitalizi, tira in ballo addirittura Berlinguer e Fanfani. “Loro erano d’accordo sulla nozione di vitalizio – ha detto al Corriere della Sera –  e anche io penso che quel concetto non sia sbagliato. Non ho da recriminare nulla, ma ho paura di quello che resterà sotto le macerie del populismo”.

La Melandri due giorni fa ha compiuto 50 anni e con le vecchie regole avrebbe avuto già diritto ad una corposa pensione, mentre ora? “La prenderò fra dieci anni, nel 2022”, dice la deputata Pd.

Per non vedere il suo vitalizio sparire, la deputata rivela la sua ricetta per risparmiare: “Ci sono tante forme per ridurre i costi ad esempio il taglio dei parlamentari. Va bene invece di darci 5.000 euro di pensione a cinquant’anni potrebbero darcene la metà. Ma eliminare i vitalizi no. Io non sono d’accordo”.