Regione Lombardia: appena insediata la consigliera Camillo chiede gli arretrati

Pubblicato il 18 Luglio 2012 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Il consigliere regionale lombardo Paola Maria Camillo

ROMA – Ore 10, Consiglio Regionale della Lombardia: prende la parola in aula per la prima volta Paola Maria Camillo e subito “batte cassa”, chiedendo che gli siano riconosciuti gli arretrati. La neo consigliera si è insediata appena un mese fa: ha vinto la battaglia giudiziaria per farsi assegnare il posto di Giorgio Pozzi, suo compagno di partito nel Pdl, che era non candidabile. Il presidente della Regione Formigoni era appena apparso in aula quando Paola Camillo è intervenuta e, d’altra parte, star della giornata al Consiglio era Nicole Minetti, dimissionata recalcitrante.

Proprio seguendo la vicenda Minetti, anche il cronista politico della Stampa Michele Brambilla, si è accorto della richiesta, perlomeno inopportuna se non irrituale, della Camillo. “L’intervento d’esordio è perfettamente in linea con la ritrovata sensibilità della classe politica per i temi del contenimento della spesa, del risparmio, dell’abbandono dei privilegi di casta: chiede che siano corrisposti gli arretrati…”. In effetti, quale prima dei non eletti in Lombardia il posto di Giorgio Pozzi sarebbe dovuto essere suo già dall’11 maggio 2010: Pozzi non aveva titolo, era ineleggibile in quanto presidente della società Nord Energia spa, controllata dalla Regione Lombardia. Ci sono volute diverse sentenze per appurare il fatto, a un certo punto Pozzi ha fatto saltar fuori delle lettere di dimissioni che sono sembrate retrodatate.

Comunque, Paola Camillo avanzerebbe dalla Regione 250 mila euro di arretrati. Niente da dire se non fosse che quei soldi che forse le spettano, sicuramente non li merita se guardiamo al compenso in relazione alle prestazioni svolte: per due anni il consigliere non ha fatto il consigliere, ha fatto altro. Gli arretrati se li faccia risarcire da Pozzi, un nordista “matto come un cavallo, però simpatico”, secondo il rapporto, interecettato telefonicamente,  che Nicole Minetti fece a Berlusconi a proposito di una gita a tre con lei, Pozzi e un’amica romena. “Com’è la rumena, presentabile?” chiede Berlusconi: “Fighissima” risponde Nicole, ma questa è un’altra storia.