Puglia: l’Udc cambia cavallo? Se arriva la Poli Bortone per il Pd primarie da “Grande Fratello”

Pubblicato il 19 Gennaio 2010 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA
Massimo D'Alema

Massimo D'Alema

Forse in Puglia l’Udc cambia cavallo. Opportunità od opportunismo che sia, se il centro destra confluisce sulla candidatura di Adriana Poli Bortone, ex An, ex sindaco di Lecce, allora arriva anche il partito di Casini. Forse troppo “spregiudicato”, forse comprensibilmente stanco di un gioco interno alla sinistra troppo simile alle eliminatorie del “Grande Fratello”.

E allora per Francesco Boccia vincere le primarie in programma in Puglia il prossimo 24 gennaio potrebbe essere inutile o almeno non sufficiente a legare alla sua candidatura alla presidenza della Regione il sostegno di un’ampia coalizione. A venire meno, a prescindere dal risultato di domenica, verrebbe proprio l’appoggio dell’Udc. Se poi le primarie le vince Vendola, la Puglia sarebbe la seconda Regione dopo il Lazio in cui il Pd va senza un suo candidato.

Fonti ben informate rivelano che se il Pdl dovesse puntare, come appare probabile in queste ultime ore, sull’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, i centristi consumerebbero lo strappo garantendo il sostegno alla candidata di centrodestra.

Uno smacco per Boccia e il Pd, una sconfitta  per Massimo D’Alema, primo sponsor di Boccia in nome dell’alleanza con Casini e di una “realpolitik” pronta a sacrificare il “candidato naturale” Vendola nel nome dell’accordo politico.

Boccia, 41 anni, già sconfitto da Nichi Vendola nelle primarie del 2005, doveva essere l’uomo del compromesso con Casini. Peccato che il Pd pugliese e D’Alema non abbiano fatto i conti con la politica dei “due forni” dell’Udc e non si siano presi la briga di controllare il “prezzo del pane” nella bottega di Adriana Poli Bortone.

Non a caso, non appena le voci sulla possibile candidatura della Poli Bortone con il favore dell’Udc hanno iniziato a farsi più concrete, il primo a masticare amaro è stato proprio D’Alema: «Sarebbe un peccato ed un segnale di scarsa coerenza, spero che non accada».

«Non c’è dubbio che le critiche che hanno spinto Adriana Poli Bortone ad allontanarsi dalla maggioranza di governo fino ad uscirne – ha continuato D’Alema – e a collocarsi in tante votazioni all’opposizione siano ancora valide». Forse è così. Ma appare improbabile che l’ex sindaco di Lecce rinunci a cuor leggero ad una candidatura con altissima probabilità di successo finale.

Così, mentre il Partito Democratico impiega tempo e mezzi in delle primarie che hanno il sapore della guerra interna l’Udc potrebbe scappare a destra puntando sull’ex ministro dell’Agricoltura.

Dopo l’appoggio dato nel Lazio a Renata Polverini prima ancora di conoscere il candidato del Pd, il probabilissimo appoggio a Stefano Caldoro, altro esponente del Pdl, in Campania e ora la tentazione di un cavallo quasi certamente vincente come la Poli Bortone : quanto a “realismo politico” l’Udc non ha nulla da imparare da nessuno, neppure dal “lider Maximo”.