Santoro: “La censura non passerà, pressioni anche su Celentano”

Pubblicato il 18 Marzo 2010 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA

Michele Santoro

Un Michele Santoro, battagliero ha presentato a Bologna la manifestazione «Rai per una notte» in difesa della libertà di informazione. Per Santoro, «la censura, se tutti si battono insieme, non può passare». Secondo il giornalista, che risponde con questa iniziativa allo stop dei talk show deciso dal consiglio di amministrazione della Rai, questa volta non sarà «come dopo l’editto bulgaro», quando la sua trasmissione venne sospesa.

Questa volta, ha detto il conduttore di Annozero, «non aspetterò tre o quattro anni e l’esito di una sentenza»: adesso ci sono «giornali come “il fatto” e “Repubblica”»,  c’è il web e ci sono «sacche di resistenza» sufficienti «per dare una risposta». Ottimista, al suo fianco, anche Marco Travaglio secondo cui «il sistema sta morendo, si intravedono i vermi del cadavere».

Dalla sede della provincia di Bologna, Santoro ha annunciato  che il 25 marzo ci sarà «l’ospite più proibito e osteggiato dal sistema»: Daniele Luttazzi.  Non ci sarà invece Adriano Celentano, invitato, che a Santoro ha inviato un messaggio in cui spiega che «avrebbe voluto esserci, ma ritiene di non farlo perché in questo momento viviamo una situazione in cui non c’è una copertura democratica da parte dei mezzi di informazione delle cose che succedono» e la sua presenza «sarebbe stata deformata». Anche Celentano «sta cercando di fare una trasmissione in Rai – ha aggiunto Santoro- ma ogni cinque minuti gli chiedono la scaletta».

Infine Santoro ha dedicato un passaggio della conferenza stampa anche all’inchiesta di Trani che vede tra gli indagati anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: se i fatti messi in risalto dall’inchiesta fossero accaduti negli Usa «’sarebbe scoppiato un watergate. Negli altri paesi una vicenda così non si tollera. L’inchiesta di Trani è importante, i giudici hanno trovato la scorzetta di limone sulla quale il governo può scivolare».