Renzi sfida Conte: “Elezione diretta premier”. E minaccia Bonafede: “Lo sfiduciamo a Pasqua”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2020 - 20:34| Aggiornato il 20 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
renzi porta a porta

Renzi sfida Conte a Porta a Porta: “Elezione diretta del premier” (foto Ansa)

ROMA – Matteo Renzi parla a Porta a porta e rilancia sull’elezione diretta del premier. Il leader di Italia Viva, nell’intervista con Bruno Vespa che andrà in onda la sera di oggi, mercoledì 19 febbraio, spiega: “Hanno provato a cacciarmi dalla maggioranza. Non ce l’hanno fatta ma ci hanno provato: hanno cercato di raccogliere i senatori responsabili che vorrebbero prendere il nostro posto. Ma se vogliono farlo non c’è niente di male, eh. Se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore vogliono sostituirci non c’è nulla di male, ma la prossima volta farebbero meglio a riuscirci”.

Il casus belli resta la giustizia e la prescrizione. Renzi, a tal proposito spiega: “Io non voglio morire grillino. Sono colpito dal modo in cui il Pd ha inseguito i grillini. Non diventeremo la sesta stella”. Renzi, riferendosi sempre al Pd, spiega che a suo modo di vedere “ci sono due modi di far politica. Il primo modo è il modo Lines notte assorbe tutto. Quello di chi assorbe qualsiasi proposta fatta pur di mantenere la seggiola”. A proposito della giustizia, se non viene ritirata la proposta Bonafede e se non ci sarà accordo, ci sarà la possibilità che il suo partito presenti una mozione di sfiducia. “Se entro Pasqua la maggioranza non ritirerà la proposta Bonafede sulla giustizia voi presenterete una mozione di sfiducia individuale?”  gli chiede il conduttore. E lui risponde: “Penso proprio che andrà così. Spero che ci sia buonsenso e si arrivi all’accordo”.

Ma la vera sfida è la proposta del leader di Italia Viva sull‘elezione diretta del premier. “Siccome non si può andare avanti così con le scene che abbiamo visto, fermi tutti: faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco d’Italia a livello nazionale. Si vota una persona che sta lì cinque anni ed è responsabile. Per me la soluzione è l’elezione diretta del presidente del Consiglio”. E a supporto della sua proposta: “Lancerò una raccolta di firme, insieme al lavoro preparatorio che faremo” con gli altri partiti, “perché si arrivi al sindaco d’Italia”.  “Ci sono due modi diversi” per fare la riforma del premierato: “Il primo è il modello del patto del Nazareno che non toccava la forma di governo, per cui Berlusconi non votava le mie leggi ma c’era un patto istituzionale per cambiare le regole. L’altra ipotesi è l’esempio del governo Maccanico che non vide la luce nel 1996, è il governo stesso a essere istituzionale o costituzionale”.

Renzi, durante la registrazione di Porta a Porta rilancia: “E’ secondario il tema di chi fa il presidente del Consiglio se c’è il grande obiettivo della grande riforma” del premierato. “Se portiamo a scegliere per una persona che per cinque anni governa, l’Italia diventa competitiva. Evitiamo l’indecorosa pagliacciata dello scontro quotidiano”. “Non butto la palla in tribuna perché quand’anche cadesse il governo non si può votare fino all’autunno, quando mai nella storia si è votato. E’ presumibile pensare che almeno fino al 2021 non si vota. Siccome non si può votare per un impedimento tecnico, dico che è il momento di guardarsi negli occhi e pensare prima agli italiani e poi ai partiti”.

Renzi risponde poi direttamente a Conte sulla situazione economica. “Conte vuole fare una cura da cavallo? Abolisca il reddito di cittadinanza. E’ un fallimento, se hai messo soldi per 2,3 milioni di persone e l’1,7% ha trovato lavoro e oggi Gaetano Scotto, mafioso, è stato interrogato e ha detto che ha il reddito di cittadinanza, metta i soldi per il taglio delle tasse alle aziende”.

“Occhio che arriva una recessione e allora i posti di lavoro saltano. Allora in un clima normale forse Pd e Cinque stelle respingerebbero la proposta dei commissari per far ripartire le opere ma in questo clima straordinario dobbiamo finalmente sbloccare opere pubbliche per cui i soldi ci sono già. Sono già finanziate e se partono creano ricchezza e posti di lavoro”.

Renzi sfida Conte con il premierato. Salvini non ci sta (per ora).

Matteo Renzi squarcia il velo e per la prima volta, con un appello a tutti i partiti per le riforme, lancia l’idea di un esecutivo istituzionale, senza Giuseppe Conte alla guida. Il leader di Iv aggiunge che non è necessario, che può restare anche Conte, se accetta un patto “modello Nazareno” con Salvini, suo acerrimo nemico. Ma Matteo Salvini, che aprirebbe al più a un governo di scopo per votare in autunno, a Renzi per ora dice no. Dicono no Fdi e tutta la maggioranza. Solo Fi sembra aprire ma con molte cautele. Gelido Giuseppe Conte che in serata si trincera dietro un “no comment” facendo però sapere che “farà sapere le sue determinazioni” nei prossimi giorni. La prima reazione del premier Conte è tagliare corto: “La priorità è la crescita, lancerò una cura del cavallo per il sistema Italia”.

Anche il Pd risponde picche e rilancia la proposta a tutti i partiti (“I numeri ci sono anche senza Iv”) di approvare il sistema proporzionale con sbarramento al 5% che “Renzi teme“: “Propone il sindaco d’Italia perché pensa di non farcela a superare l’asticella, è il suo Paurellum”, dicono i Dem in transatlantico. “L’Italicum è stato bocciato nel 2016 e non si torna indietro”, dice infine da Leu Roberto Speranza.

Fonte: Ansa, Huffington Post