Bersani prepara una lista civica con Saviano

Pubblicato il 31 Maggio 2012 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Saviano (Foto Lapresse)

ROMA – Una lista civica guidata da Roberto Saviano. In grado di raccogliere i voti di chi, con i partiti attuali, si asterrebbe alle elezioni. Una lista però alleata e apparentata con il Pd, il cui leader e candidato premier resterebbe Pierluigi Bersani. Saviano è la mossa studiata dal segretario Pd per arginare una serie di polemiche e frazioni interne al suo partito. E anche per aumentare il consenso. Non è un mistero che le ultime elezioni amministrative siano state una vittoria a metà per il Pd che non è riuscito a traghettare i voti persi dal centro e dalla destra. I moderati, insomma, hanno preferito rimanere a casa piuttosto che votare Pd.

E, visto il risultato, le fazioni interne incalzano. Negli invisibili sommovimenti intestini ci sono gli ulivisti di Arturo Parisi, che si intenderebbe con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il consigliere regionale lombardo Giuseppe Civati. Loro chiedono che il candidato alle politiche 2013 sia scelto con le primarie. Non è secondaria neanche la questione delle alleanze. Antonio Di Pietro e Nichi Vendola hanno già chiesto a Bersani di chiarire con quale coalizione intende presentarsi perché in caso contrarie Idv e Sel correranno da sole. E’ in questo clima che è nata l’idea di Bersani: candidarsi premier e proporre una lista civica di Saviano. Così da evitare le primarie e tentare di raccogliere l’astensionismo. L’idea ha già raccolto la tiepida, se non fredda, accoglienza di Veltroni e D’Alema.

La notizia viene però smentita dal diretto interessato. All’Espresso Saviano dice: ”Mi capita spesso di leggere articoli che danno per certa la mia candidatura politica. Non è importante in quale ruolo e in quale partito, la cosa certa è che dicono ‘sto per candidarmi’. Ovviamente è falso. E’ dal 2006 che, mentendo, annunciano la mia candidatura. Chi fa disinformazione, quando termino’ ‘Vieniviaconme’, dava per certa la mia candidatura. E ora che è finito ‘Quello che (non) ho’, spuntano notizie dello stesso tenore”.