Ruby-Karima. “Pronto Questura? Qui Palazzo Chigi…”. Questa volta per Berlusconi il problema è politico

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 21:27| Aggiornato il 29 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Una delle foto del profilo facebook di Ruby-Karima

“Pronto Questura, qui Palazzo Chigi, lasciate andare quella ragazza…”. Questa non è un intercettazione ma solo un’ipotetica ricostruzione della telefonata che c’è stata fra Silvio Berlusconi e la Questura di Milano. Ma, stando proprio al comunicato della stessa Questura, quella chiamata è avvenuta. E aveva come oggetto una ragazza marocchina di 17 anni, professione cubista, accusata da una sua amica di averle rubato 3.000 euro in contanti e alcuni preziosi.

La polizia milanese, difendendo legittimamente se stessa, ha difatto ammesso quella che non può non essere definita una gaffe politica del presidente del Consiglio. Una gaffe che dovremmo tributare, stando alle parole di Berlusconi, al fatto che è una “persona di cuore, che si muove sempre per aiutare le persone che hanno bisogno”.

Ma resta una brutta buccia di banana, quella su cui è scivolato il nostro premier. Come mai un presidente del Consiglio arriva a scomodarsi, facendo pressioni sulla Questura della seconda metropoli d’Italia, perché sia scagionata una minorenne che su Facebook si fa chiamare “Ruby Rubacuori”? Farsi questa domanda non significa andare a “ravanare” nelle lenzuola di Berlusconi, luogo dove è legittimato a fare tutto quello che la legge gli consente, ma è sollevare un problema politico, che dimostra una fragilità dell’uomo di governo e si presta ad essere cavalcato dall’opposizione e da tutti gli anti berlusconiani d’Italia.

Il problema nasce quando finisce il privato (sacro, inviolabile, quando è legale) e comincia il pubblico. E’ un fatto privato se ad Arcore o a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa o nel Castello di Tor Crescenza si organizzano feste affollate con donne celebri e meno celebri e con grandissimi “bunga bunga” finali. E’ un comportamento pubblico e un problema politico se Palazzo Chigi chiama la Questura in via Fatebenefratelli a Milano per dire: “Lasciate andare quella ragazza…”