“Indennità” se lavori al Senato: fino a 2500€ a postini, banchieri, carabinieri

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
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(LaPresse)

ROMA – La cifra è di 3 milioni 570mila euro, è una voce al capitolo 1.6.4 del bilancio di palazzo Madama, per il “Personale di altre amministrazioni ex enti che forniscono servizi in Senato”. Significa che se lavori al Senato, ma non sei dipendente, hai così diritto al “premio”. Ce lo spiega Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

La chiamano “indennità di Palazzo”, un modo per arrotondare la paga di carabinieri, bancari e postini. L’ex senatore Gustavo Selva disse a “Libero”: “Un numero che non sono mai riuscito a conoscere nei 14 anni in cui sono stato deputato e senatore” che parlò di una somma che “dovrebbe essere riconosciuta piuttosto a chi fa servizio di strada per combattere la criminalità”.

Rizzo snocciola i numeri in una conta di chi e quanto:  per le forze di polizia oscilla da un minimo di 200 euro lordi al mese per i piantoni a un massimo di 2.500 euro per i gradi apicali. Poi ci sono i pompieri: da 300 a 2 mila euro. Quindi i vigili urbani: da 150 a 500 euro. E i dipendenti dell’ufficio interno di Poste italiane: da 200 a 1.000 euro.

A questi si aggiungono i lavoratori degli sportelli di banca gestiti da Bnl del gruppo Bnp Paribas che, scrive il Corriere della Sera, prendono da 400 a 750 euro lordi al mese. Non mancano poi i dipendenti dell’agenzia di viaggi del Senato, affidata alla Carlson Wagonlit, i quali più modestamente si devono accontentare di 300-400 euro mensili.

A cosa serve questo “premio” ce lo spiega ancora Rizzo:  Il livello delle retribuzioni del Senato continua a essere tale da mortificare gli «esterni» che lavorano a palazzo Madama e dintorni. Lo scorso anno gli stipendi del personale, comprese indennità varie, hanno toccato 134 milioni e mezzo di euro. Ovvero, 149.300 euro in media per ciascuno dei 901 dipendenti. Quasi il quadruplo della retribuzione media di un dipendente della Camera dei comuni britannica.