Studenti in piazza, Berlusconi: “Fuoricorso o eversori”. Fini: “Giovani in buona fede strumentalizzati”.

Pubblicato il 30 Novembre 2010 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

Per  Silvio Berlusconi gli studenti che affollano le piazze di quasi tutte le principali città italiane sono “dei centri sociali, oppure fuori corso”. Gli studenti “veri”, quelli che piacciono al premier, sono “a casa a studiare”.

Per  Gianfranco Fini, invece, “la  stragrande maggioranza di studenti scesi in piazza” seppure “con motivazioni non totalmente condivisibili” è “certamente animata da una positiva volontà di partecipazione e di miglioramento delle condizioni della nostra Università”.  Quanto agli scontri, Fini li condanna duramente e spiega che   “gli estremisti che hanno bloccato Roma e causato gravi incidenti non hanno reso un buon servizio”  a tutti gli altri studenti che manifestavano pacificamente.

Sembrano capo del governo e capo dell’opposizione che danno un parere opposto sullo stesso evento. Invece sono presidente del Consiglio e presidente della Camera, che, proprio nel giorno del passaggio della riforma Gelmini alla Camera, valutano in modo assolutamente diverso le proteste della piazza.

Fini, nella parte conclusiva del suo comunicato esprime  ”solidarietà alle Forze di Polizia, ai cittadini romani e ai tantissimi giovani in buona fede, la cui protesta è stata strumentalizzata”. Una “cosa di destra” o una semplice cosa di buon senso?