Vendola: “Ok a un accordo con i moderati, ma non siano loro la guida”

Pubblicato il 18 Ottobre 2010 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

”Ho grande attenzione e rispetto per le forze moderate e penso che debbano convergere con quelle della sinistra per trovare un programma riformatore. Ma non è detto che i moderati debbano avere la testa di questo processo di cambiamento”. Il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, replica così a Pier Ferdinando Casini, che in un’intervista al Corriere della Sera esclude alleanze dei moderati con la sinistra estrema.

”Ho amicizia per Pier Ferdinando Casini, e lo inviterò al congresso di Sinistra e Libertà – aggiunge Vendola a margine della presentazione del libro-documentario di Lorella Zanardo ‘Il corpo delle donne’ – ma ho l’impressione che venga a convocarsi ad alleanze o a coalizioni astratte o metafisiche. Io voglio allearmi con tutte le persone di buona volontà che sono vogliose di liberare l’Italia dal berlusconismo”.

Per Vendola ”bisognerebbe parlare un po’ di più di merito, di ciò che accade nella vita e nel cuore di questa Italia. Poi l’appello alla convergenza delle forze moderate con quelle di sinistra. ”Quello che si deve giocare in una partita aperta col popolo – puntualizza il leader di Sinistra e Libertà – è chi guida questo processo e non è detto – conclude – che i moderati debbano avere la testa di questo processo di cambiamento”.

Secondo Vendola ”rischiamo di fare dei minuetti, di stare sempre chiusi in formule politicistiche – aggiunge -e di non sciogliere mai il nostro rapporto con la società”.

”Anche quando si parla della piazza di sabato – sottolinea Vendola – tutto avviene alla luce di posizionamenti simbolici per cui chi c’è è estremista e chi non c’è è moderato. Si sovrappone il ceto politico e la realtà. Una volta tanto stessimo un po’ zitti – è il suo appello – per ascoltare quali sono le domande di quella piazza e che cosa ci manda a dire. La la politica per un attimo dovrebbe tacere – conclude – per poi sapere come orientarsi”.