Coronavirus, anziani più a rischio. Allarme dei geriatri: “Infezione più aggressiva”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Febbraio 2020 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, anziani più a rischio. Allarme dei geriatri: "Infezione più aggressiva"

Coronavirus, anziani più a rischio. Allarme dei geriatri: “Infezione più aggressiva” (Foto archivio Ansa)

ROMA  –  Gli anziani sono più a rischio coronavirus: l’infezione è infatti più aggressiva. A dirlo è la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG), che fa il punto sull’epidemia e suggerisce cautele e precauzioni in linea con le disposizioni ministeriali.

“Nell’anziano l’infezione da coronavirus può essere più aggressiva, come per altre infezioni virali – spiega Raffaele Antonelli Incalzi, presidente SIGG – perché la senescenza del sistema immunitario e le malattie croniche espongono l’anziano a un rischio non di maggior contagio ma di sviluppare un’infezione decisamente più grave. Nelle casistiche cinesi i deceduti sono più anziani dei sopravvissuti e spesso hanno uno o più malattie croniche sebbene non manchino morti in giovane età”.  

Ecco i consigli e le raccomandazioni della SIGG:

  1.   Dare ascolto solo alle fonti ufficiali, cioè alle comunicazioni e disposizioni ministeriali. Va ignorato qualunque richiamo a supposti strumenti preventivi o terapeutici ad hoc. Per ora la prevenzione si basa solo sulle regole classiche e l’unica terapia, ospedaliera, sembra essere il plasma dei pazienti guariti.
  2. È comunque opportuno non esporsi al freddo, che facilita la diffusione del virus.
  3. È bene conoscerne i sintomi, non per essere presi dalla paura, ma per valutarli razionalmente. Febbre, astenia con eventuali dolori muscolari e, meno, tosse secca sono i sintomi classici. Quindi, l’impronta prettamente respiratoria (affanno e tosse con catarro) non è comune all’esordio, lo diviene tardivamente. Trattandosi di sintomi condivisi con altre malattie, infettive e non, è bene non allarmarsi, consultare il proprio medico e fare un’attenta analisi dei contatti, per quanto l’attuale livello di conoscenza permetta. In caso di contatto dubbio, va senz’altro segnalato.
  4. Bisogna aderire scrupolosamente a qualunque misura suggerita dal Ministero Sanità, anche se limitativa delle attività personali. Eventuali protezioni, se suggerite, andranno applicate, ricorrendo solo a quelle specificamente certificate.

Nell’insieme, queste misure hanno valenza generale. La specificità dell’anziano sta nella sua maggiore vulnerabilità. Quindi, è particolarmente importante per gli anziani limitare le occasioni di contagio e avere, in aree a rischio, una elevata soglia di attenzione ai sintomi iniziali  (febbre, astenia e mialgie, tosse secca). Tra questi dominanti sono i primi due. (Fonte: Agi)