Covid, 300mila positivi e 7.309 pazienti in ospedale: 74% ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 16 Dicembre 2021 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
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Covid, 300mila positivi e 7.309 pazienti in ospedale: 74% ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati (foto Ansa)

Covid, in Italia superati i 300mila attualmente positivi. Per l’esattezza, secondo i dati del ministero della Salute sono 305.653. Ieri 23.195 i nuovi contagi, mai così tanti contagi in Italia dal primo aprile scorso, quando furono registrati 23.649 casi. Sono invece 129 i morti di ieri, il dato più alto di questa quarta ondata. Le vittime totali in Italia dall’inizio della pandemia sono 135.178. Ancora in salita anche i ricoveri: le terapie intensive sono 7 in più (come ieri) con 84 ingressi del giorno, e sono 870, mentre i ricoveri ordinari sono 146 in più (ieri +212), 7.309 in tutto.  

Covid in Italia, il 74% dei ricoverati non sono vaccinati

Il vaccino, stando ai dati della Fiaso, la Federazione Italiana Aziende sanitarie e Ospedaliere, come detto più volte salva la vita. La percentuale di non vaccinati presenti nelle rianimazioni dei 16 ospedali sentinella individuati da Fiaso è infatti del 74%. Nella settimana 7-14 dicembre sono però cresciuti sia i pazienti con ciclo vaccinale completo sia non vaccinati per un incremento complessivo del 17%.

Vaccinati in rianimazione hanno in media 70 anni, non vaccinati età scende sotto i 64 anni

Ci sono però delle significative differenze legate all’età. I vaccinati in rianimazione hanno in media 70 anni e nell’80% dei casi sono affetti da altre patologie. Tra i no vax, invece, solo il 52% ha comorbidità e l’età media scende a 64 anni. 

In 7 giorni, secondo la rilevazione Fiaso del 14 dicembre nei 16 ospedali sentinella, si legge nel nuovo rapporto, l’incremento delle ospedalizzazioni per Covid è stato pari all’8% con una lieve decelerazione rispetto al 7 dicembre. Crescono anche i ricoverati in Terapia intensiva del 17%, un dato atteso sulla base dell’andamento dei ricoveri nelle settimane precedenti. I  pazienti che arrivano in Rianimazione lo fanno di solito dopo 5-6 giorni di ricovero in altri reparti.

L’aumento si concentra soprattutto tra i pazienti affetti da gravi patologie che, vaccinati da oltre 4 mesi, non hanno ancora ricevuto la terza dose.

Ricoverati nei reparti ordinari: vaccinati età media 74 anni, No vax 65 anni

Tra i ricoverati nei reparti ordinari, i pazienti vaccinati hanno in media 74 anni e nel 79% dei casi sono soggetti fragili con comorbidità. Mentre i non vaccinati sono in media più giovani, circa 65 anni, e solo la metà di loro è affetta da patologie.

“Il 50% dei pazienti Covid non vaccinati dunque – sottolinea Fiaso – è costituito da persone in buona salute”.

Terapie intensive, incremento vaccinati fragili che non hanno ricevuto la terza dose

Per quanto riguarda il focus sulle terapie intensive, invece, l’incremento dei vaccinati – rileva la Fiaso – è da attribuire quasi esclusivamente a pazienti fragili a cui è stato somministrato il vaccino con doppia dose da oltre 4 mesi e che non ha ancora ricevuto la terza dose.

In una settimana, infatti, in Rianimazione sono aumentati del 45% i soggetti vaccinati: tutti vaccinati da più di 4 mesi e per l’80% affetti da altre malattie.

“Il report dell’ultima settimana degli ospedali sentinella evidenzia la necessità e l’urgenza della terza dose per i pazienti fragili, ad oggi una priorità assoluta se vogliamo controllare le terapie intensive – commenta il presidente di Fiaso Giovanni Migliore – i dati ci dicono infatti che i vaccinati in Rianimazione, sia pur una minoranza rispetto al totale, sono quasi tutti pazienti fragili che non hanno ancora avuto accesso alla dose addizionale necessaria a completare il ciclo vaccinale per chi soffre di altre patologie. È opportuno ricordare che per i soggetti estremamente vulnerabili la dose addizionale è raccomandata anche a distanza di 28 giorni dalla seconda dose e non è necessario aspettare i 5 mesi”.