Effetto placebo, dipende dal Dna: scoperti i geni che lo regolano

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2015 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA
Effetto placebo, dipende dal Dna: varia da persona a persona

Effetto placebo, dipende dal Dna: varia da persona a persona

ROMA – L’effetto placebo, quella sensazione cioè di immediato sollievo che proviamo assumendo pillole del tutto prive di principi attivi, dipende dal dna. Il miglioramento e la presunta efficacia della pillola finta, variano infatti da persona a persona per effetto di particolari geni che agiscono su alcune vie di segnalazione del cervello che mediano il fenomeno. Queste vie si attivano generalmente con l’apporto di determinate sostanze, come la dopamina, la serotonina, gli oppioidi e gli endocannabinoidi. I portatori di queste varianti genetiche sono in maggior misura propensi a manifestare effetti suggestivi.

La scoperta si deve a tre ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center della Harvard Universiry, che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche sulla rivista Trends in Molecular Medicine. Il team di ricerca guidato da Kathryn T. Hall ha anche proposto un nuovo nome per il complesso di geni coinvolti nel fenomeno: placeboma. Gli scienziati spiegano che la scoperta ha potenziali ricadute sia sul piano clinico sia su quello della definizione dei protocolli sperimentali per stabilire l’efficacia dei farmaci.

“Una maggiore comprensione dell’effetto placebo attraverso l’identificazione dei geni a cui è legato offre la possibilità di migliorare le risposte dei pazienti alle terapie e di rendere più accurati i test progettati per rilevare le differenze fra farmaco e placebo”.

Ciò significa ad esempio che i trial clinici, nei quali a metà dei soggetti arruolati viene somministrato un farmaco e all’altra metà un placebo per testarne l’efficacia, dovrebbe selezionare più attentamente i pazienti, escludendo quelli che probabilmente trarrebbero un beneficio da qualsiasi trattamento. E’ noto, infatti, che l’effetto placebo funziona anche al contrario: si chiama nocebo, quando cioè la suggestione riguarda non i benefici ma gli effetti collaterali del presunto farmaco. Di qui il rischio da parte delle persone geneticamente predisposte di inficiare la riuscita del test, escludendo magari dalla messa in commercio farmaci ritenuti troppo dannosi per via della loro eccessiva suggestione. Riuscire ad identificare le persone dotate di placeboma o potrebbe infine consentire in futuro di prescrivere cure personalizzate, modulando la dose dei trattamenti a seconda delle risposte dei pazienti.