Calciomercato Inter: Thiago Motta al Psg è ufficiale

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Thiago Motta (LaPresse)

PARIGI, FRANCIA; Calciomercato Inter – Thiago Motta e’ un giocatore del Paris Saint Germain:  il centrocampista italo-brasiliano lascia l’Inter e si lega per tre anni alla squadra gestita da Leonardo e allenata da Ancelotti. Per il centrocampista un contratto di  circa due milioni di euro l’anno per tre stagioni e mezzo.

Sulley Muntari passa in prestito dall’Inter al Milan. Lo rende noto in un comunicato il club rossonero, che potra’ contare sul centrocampista solo quando il ghanese terminera’ la coppa d’Africa che lo vede impegnato in queste settimane con la sua nazionale.     Intanto Massimiliano Allegri non ha convocato per la sfida di domani contro la Lazio Pippo Inzaghi: su di lui c’e’ l’interesse concreto di varie squadre fra cui il Siena, e non e’ escluso che nelle ultime ore del mercato possa essere ceduto.

”Guarin e’ un giocatore che mi piace. Ha una struttura importante, ha qualita’ e penso che ci dara’ una grossa mano”: cosi’ Claudio Ranieri inquadra Fredy Guarin, il centrocampista proveniente dal Porto che si sta sottoponendo alle visite mediche prima dell’annuncio ufficiale del suo passaggio in nerazzurro.    ”Ha una eccellente prestanza fisica e – sottolinea l’allenatore dell’Inter – ci sara’ utile. Fa al nostro caso”. Per vederlo in campo servira’ un po’ di tempo: e’ fermo da novembre. ”Nel frattempo – aggiunge – si adattera’ e vedra’ come lavoriamo”.

Servono sacrifici e bisogna giocare nell’interesse della squadra: e’ questa la richiesta di Claudio Ranieri a Wesley Sneijder con il quale non ha avuto alcun faccia a faccia dopo la scivolata di Lecce.     In vista della gara contro il Palermo, l’assetto tattico e la posizione del campione olandese sara’ tema della riunione tecnica: ”Ne parleremo stasera – spiega il tecnico nerazzurro – E’ logico che i giocatori importanti devono giocare ma serve un equilibrio, ci sto provando. Non e’ un problema, il difficile e’ inserire gente come Wesley o Forlan nel tessuto della squadra. Se loro ci entrano possiamo fare meglio altrimenti metto la squadra che lotta e corre di più, non ci penso due volte. Ci provo finché posso”.    Ranieri insiste sulla necessita’ di intendersi e di parlare lo stesso linguaggio: tutti devono giocare in difesa, tutti in attacco.