Champions League, Inter: prova di forza a Lilla

Pubblicato il 19 Ottobre 2011 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA

LILLE- L'Inter riparte da Lilla: soffre, si impegna e alla fine ritrova quel sorriso che da tempo le mancava. I nerazzurri piegano il Lilla di Rudi Garcia per 1-0 grazie a una rete di Giampaolo Pazzini.

La squadra di Ranieri si porta cosi' al primo posto del girone B della Champions League e – fra difficolta' piccole e grandi – si ritrova attorno al suo fantasista Wesley Sneijder rientrato dopo tre settimane di assenze. Un grande Julio Cesar, Zarate che fa scintille, Chivu a suo agio da centrale difensivo, Maicon attivo sulla fascia destra: una buona prova corale – sul piano agonistico – e una vittoria meritata. Battere il Lilla non era facile: una squadra fresca, di giocatori che corrono, carica di motivazioni, 'affamata', agguerrita. Francia che ha atteso l'Inter con il sopracciglio alzato, con un sussiego immotivato: anche se l'Inter non e' al top, e' sempre la squadra del triplete. Rudi Garcia aveva sciorinato una poco sobria spavalderia che nel calcio non e' foriera di buoni presagi.

Les Dogues hanno attaccato a testa bassa ma senza costrutto, il genio di Hazard c'e' ma forse deve ancora maturare. Il bomber Moussa Sow e' approssimativo. Anche l'arbitraggio dell'inappuntabile Webb ha mostrato qualche lacuna: fischia qualche fuorigioco di troppo. Se l'Inter non avesse vinto, sarebbe polemica. Ma i nerazzurri portano a casa un risultato che vale oro. Ranieri vede uno sprazzo di sereno. La quiete dopo la tempesta.

L'Inter subisce molto ma non perde mai la testa: sin dalle prime battute la squadra di casa si porta in avanti ma e' Pazzini a mettere a segno il gol-partita. Lui conclude di destro a volo, ma il vero ispiratore e' Sneijder che dialoga alla grande con Zarate che si e' veramente speso tanto e bene. Accade al 21': dopo il fraseggio tra l'olandese e l'argentino, e' quest'ultimo a offrire la palla a Pazzini che non sbaglia, insacca con precisione e bravura. Un eurogol per il 'Pazzo' , ossigeno per l'Inter. L'onda di ritorno e' alta ma si infrange sulla roccia nerazzurra: la difesa fa bene il proprio lavoro. Spaesato invece Cambiasso, Nagatomo fatica. Eppure quello che conta e' la prova collettiva di un gruppo che viene dato spesso per spacciato e che ogni volta sa rinascere dalle proprie ceneri. Importante stasera la presenza di Thiago Motta che e' bravo nel disegnare le giuste geometrie di gioco, verticalizzando il gioco. Scampoli di gran classe. Si va al riposo sull'uno a zero. Nel secondo tempo, il Lilla mostra gli artigli: Julio Cesar deve prima tamponare su un errore di Nagatomo, al 4' para in due tempi un tiro di Moussa Sow. L'Inter indietreggia e il portiere brasiliano compie un miracolo su Payet. Inizia la girandola dei cambi per entrambe le squadre. Ranieri deve risparmiare gli ex infortunati che ancora non hanno i novanta minuti nelle gambe.

Ci provano Balmont, Cole, Hazard. E la partita si chiude con un arrembaggio finale del Lilla e con il muro difensivo dell'Inter che aspetta la fine della partita e di un incubo. Cosi' e' stato: finisce uno a zero fra gli abbracci e i sorrisi. Ranieri gioisce con moderazione: le sue scelte sono state perfette.