Euro 2016, Italia-Germania. Buffon modesto: “Loro eccelsi noi sogniamo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2016 - 22:00 OLTRE 6 MESI FA
Euro 2016, Italia-Germania. Buffon modesto: "Loro eccelsi noi sogniamo"

Euro 2016, Italia-Germania. Buffon modesto: “Loro eccelsi noi sogniamo”
foto Ansa

BORDEAUX – Contro la Germania servira’ un’Italia di titani: Antonio Conte ha avvertito i suoi ventitre ragazzi da subito, appena sconfitta la Spagna. Questa volta contro la rivale di sempre la tradizione non gioca, e forse neanche la paura dei tedeschi di ricascare nell’errore di sentirsi superiori e poi finire beffati. Questa volta la Germania “ha valori eccelsi” e l’Italia sa di “dover sudare al limite dell’esasperazione”, come dice Gigi Buffon, il n.1 dei titani, stasera gigantesco anche nella modestia:

“E’ vero, ho detto che Neuer e’ piu’ forte di me – conferma ai media tedeschi – e’ un complimento che non svilisce quel che sono stato, quel che sono e quel che sarò. D’altra parte, sarebbe offensivo per lui essere paragonato a un giocatore di 38 anni”. Il gioco a nascondino – a meta’ tra senso del realismo e voglia di volar bassi – forse confondera’ un po’ la visione di Loew sulla reale dimensione di quest’Italia. Ma in fondo all’Europeo azzurro, condotto finora sovvertendo tutti i pronostici, c’e’ di fatto la squadra piu’ forte al mondo: i precedenti aiutano, ma non giocano.

“Non ho raccontato aneddoti ai miei compagni sulle sfide tra noi e tedeschi del passato perche’ alla fine conta il presente – ci tiene a precisare il portiere azzurro – E’ li’, nel presente, che devi affrontare i problemi e risolverli”. Singolare identita’ di vedute con uno degli azzurri meno esperti, Graziano Pellè:

“Quale e’ l’Italia-Germania piu’ eccezionale della mia vita? Quello di domani”, le parole del centravanti. Di cosa e’ fatto questo presente, Buffon lo ha ben chiaro. “Loro sono eccelsi – dice – noi dobbiamo provare ad essere migliori, non c’è altra via d’uscita, se vogliamo avere delle possibilità di andare avanti per continuare a sognare. Vedendo la squadra che incontriamo sappiamo tutti che sarà dura, sarà una partita nella quale la fatica e il sudore, lo strapazzo fisico ed emotivo saranno portati all’esasperazione. Lo sappiamo, ed è già qualcosa: questa partita non ci sorprenderà”. Gli chiedono un paragone con le vigilie del passato, e Buffon è esplicito.

“Quella del 2006 e quella del 2012 furono profondamente diverse – ricorda – Al Mondiale l’ansia era maggiore, ci giocavamo l’accesso alla finale della Coppa del Mondo, in trasferta, e in casa dei padroni di casa. In piu’ c’era il peso del riscatto sociale dei nostri emigranti”.

Quattro anni fa a Varsavia invece “partivamo sfavoriti, e sapevamo che serviva qualcosa di speciale per raggiungere un traguardo storico. Ci sono molte analogie con quella vigilia, probabilmente il divario sulla carta e’ anche piu’ ampio. Loro – conclude Buffon – hanno vinto un Mondiale e trovato tante certezze, l’Italia le ha cercate e in parte trovate. E ora vorrebbe addirittura migliorarle”.

Con l’anima lieve di chi e’ titano e non sente il peso: “Quando arrivi a meta’ di un torneo come questo, avendo battuto Belgio e Spagna, hai una convinzione e una leggerezza diversa”, avverte Buffon. Innegabilmente un vantaggio, anche per un titano.