Inghilterra-Francia 1-2: Capello fischiato a Wembley

Pubblicato il 18 Novembre 2010 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Capello

Lezione di francese per Fabio Capello: una Francia bella e spietata supera l’Inghilterra, costretta ad inchinarsi davanti al suo pubblico anche a causa delle troppe assenze.

Non avevano mai perso a Wembley i Tre Leoni sotto la gestione Capello, 13 vittorie e due pareggi. Ma contro Les Bleus – in un’amichevole tra le grandi deluse del mondiale – la sconfitta avrebbe potuto avere anche proporzioni piu’ severe. Perche’ fin da subito e’ apparso sbilanciato il confronto tra una nazionale, quella inglese, che doveva rinunciare a sei pilastri titolari affidandosi a due esordienti, e la Francia, giunta a Londra in formazione tipo (ad eccezione del convalescente Franck Ribery).

Una disparita’ evidenziata dall’andatura della partita, a senso unico sotto gli occhi del presidente della Uefa Michel Platini: la squadra di Laurent Blanc e’ apparsa meglio organizzata, vincitrice in tutti gli scontri diretti, con maggior possesso palla e piu’ occasioni da gol. Insomma, Francia superiore fin dall’avvio di gara, ma Samir Nasri e Florent Malouda mancano il bersaglio. Al 12’pt il primo intervento di Ben Foster, chiamato al salvataggio su Yoann Gourcuff. Ma nulla puo’ il portiere del Birmingham City al 16’pt quando Karim Benzema duetta con Malouda per trovare il diagonale vincente. Vantaggio meritato.

Tre Leoni non pervenuti. Il fraseggio francese – a tratti mortificante (per i padroni di casa) a tratti lezioso – avvilisce l’Inghilterra, che sa solo affidarsi alle spizzicate di Andy Carroll per i sussulti (vani) di Steven Gerrard. Ma Hugo Lloris non viene mai impegnato. Cosi’ il vantaggio di misura all’intervallo e’ persino risicato per i francesi, padroni incontrastati. E le bordate di fischi che si alzano dalle tribune denunciano tutta la frustrazione inglese.

Identico copione nella ripresa. Passano dieci minuti e la Francia ipoteca il successo. Discesa sulla destra di Bacary Sagna, sul suo cross puntuale la girata di Mathieu Valbuena, 163 cm di dinamismo ininterrotto. La reazione inglese e’ solo orgoglio: di testa Gerrard colpisce la traversa. Si accendono mischie davanti a Lloris ma gli inglesi non inquadrano mai la porta. Prima del triplice fischio finale Nasri pareggia il conto dei legni, quindi Peter Crouch addolcisce la delusione senza pero’ evitare l’inevitabile epilogo.

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