Juve e Udinese: campionato in bianconero. Milanesi ko. E il Napoli…

Pubblicato il 2 Ottobre 2011 - 22:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Juve fa sul serio: con due gol di Marchiso (sul secondo dubbio su una possibile deviazione di Matri) i bianconeri di Antonio Conte liquidano un Milan sotto-tono e si riprendono, insieme all’Udinese, la testa della classifica.

Rispetto alle ultime due uscite la Juve è trasformata: gioca 90 minuti a ritmo altissimo, schiaccia il Milan che si difende e punta solo sul lancio lungo per Ibrahimovic  come soluzione offensiva. I bianconeri, per vincere, devono aspettare 87 minuti. Ma forse, per i tifosi, così è anche più bello.

Quanto al Milan, è vero che le partite sono poche: fa però sensazione vederlo insieme all’Inter nella parte destra della classifica. L’anno scorso Milano dominava il campionato: ora si assiste a una piccola rivoluzione geografica.

Nel campionato del freno a mano tirato, dove tutti aspettano tutti, succede anche che l’Udinese si trovi, dopo cinque giornate giocate, in testa alla classifica insieme alla Juve. Ai friulani basta fare il loro, vincere le partite giuste e avere un passo regolare, per guardare tutti dall’alto verso il basso.

Oggi è toccato al Bologna, battuto al Friuli 2-0 grazie ai gol di Benatia e del solito Di Natale. La classifica dice Udinese 11: non male per una squadra che in estate, al solito, ha venduto i due “pezzi” più appetibili: Inler finito al Napoli e soprattutto Sanchez finito al Barcellona.

Dietro all’accoppiata di bianconere c’è un terzetto decisamente anomalo. Non tanto per il Napoli, che tra le candidate “ufficiali” allo scudetto è quella che ha fatto vedere di più, quanto per Cagliari e Palermo. Il Napoli, nell’anticipo di sabato, ha asfaltato 3-0 l’Inter a San Siro. D’accordo: l’arbitro Rocchi ci ha messo del suo. Sta di fatto che la maschera di Claudio Ranieri a fine partita faceva capire che, a parte l’arbitro, qualche problema nell’Inter ancora c’è. Nonostante il karma da aggiustatore del tecnico romano. Ecco la differenza tra Inter e Napoli è tutta qua: i secondi sono una macchina rodata e quasi perfetta, i primi, appena partiti, hanno avuto bisogno dell’aggiustatore.

Decisamente più sorprendente che in zona Champions ci sia il Cagliari  vittorioso a 2-0 a Lecce grazie a due gol fotocopia: cross da destra, orrore difensivo e tocco facile per l’attaccante. Thiago Ribeiro, Biondini e Ficcadenti ringraziano. Di Francesco, invece, deve cominciare a preoccuparsi

Una sorpresa, se non altro viste le premesse di inizio stagione, è anche la classifica del Palermo. In panchina siede un signore di cui i palermitani, fino a un paio di mesi fa, non avevano mai sentito parlare: Mangia era stato preso per la primavera. Poi è arrivato l’esonero di Pioli e ora il Palermo, grazie anche al 2-0 rifilato al Siena, è una delle squadre più in forma del campionato.

Nel gruppone degli inseguitori ci sono appaiate le romane. La Lazio che non t’aspetti vince una partita difficilissima a Firenze. Prima va sotto grazie al gol di un indemoniato Cerci e poi pareggia con Hernanes finalmente in crescita. Nella ripresa ci prova più la Fiorentina. Poi, quando tutto sembra avviato al pareggio arriva la zuccata di Klose.   Avrà pure 33 anni ma Klose, per ora, è il miglior acquisto di tutto il campionato. Finisce 2-1 per una Lazio che ora può preparare il derby (subito dopo la sosta, con un po’ di calma in più).

Stesso discorso per la Roma di Luis Enrique che, dopo aver vinto a Parma sembra essersi sbloccata. Sabato all’Olimpico arrivava lo spauracchio Atalanta. La Roma, però, in un tempo segna due gol e crea almeno 7-8 occasioni nitide. I tifosi si spellano le mani. Qualche fantasma si manifesta nella ripresa qunado l’Atalanta accorcia e la Roma cala. Alla fine ci pensa Simplicio: la Roma vince 3-1 e dà, per la prima volta, la sensazione di aver davvero iniziato a capire il calcio voluto da suo tecnico.

A 8 punti c’è anche il Chievo che a Cesena si ferma sullo 0-0. Il punto fa comodo ai veronesi e per i romagnoli cancella almeno lo 0 dalla classifica.

Pareggio, ma decisamente diverso, anche nell’anticipo di mezzogiorno: Novara-Catania finisce 3-3: i siciliani pareggiano nel recupero una partita che, per due volte, hanno condotto. Un punto a testa, vista la giornata, può fare comodo.

A Parma, invece, Giovinco vince praticamente da solo la sfida col Genoa. I padroni di casa si impongono 3-1 con la “formica atomica” che fa i primi due gol e avvia l’azione del terzo. Per i grifoni, in giornata da dimenticare, segna il solito Palacio su rigore.