Juventus, gli 80 milioni indigesti per Marchionne

Pubblicato il 21 Settembre 2011 - 16:12 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne (LaPresse)

TORINO – Ottanta milioni per risanare le esangui casse della Juventus. Ottanta milioni (su 120 complessivi di aumento di capitale) messi dalla Exor, holding della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann. Ottanta milioni che, stando a quanto scrive Walter Galbiati su Repubblica sono andati di traverso all’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne.

Era, racconta Galbiati, il 29 agosto quando Exor, al termine di una riunione, ha deciso per l’aiuto ad Andrea Agnelli. Un’aiuto, racconta Repubblica, diventato indispensabile dopo poco più di un anno di presidenza Agnelli. “Allora – scrive Galbiati – a fine giugno 2010, la società bianconera aveva in cassa (posizione finanziaria netta) 6,4 milioni di euro liquidità. Dopo poco più di un anno di gestione, quella stessa voce di bilancio è in rosso per 77 milioni di euro”. Serviva un aumento di capitale da 120 milioni ed Exor decise di coprirne 80.

Il fatto è che solo cinque giorni prima Sergio Marchionne aveva detto che di aumento di capitale, per Fiat, non si sarebbe cambiato. Così,  alla decisione di Elkann avrebbe risposto, sempre secondo Repubblica con un testuale “non farlo più”. Intanto, con quei soldi, la Juve ci ha fatto il mercato e stavolta, almeno all’inizio, sembra essere riuscita a risollevare una squadra che negli ultimi anni non ne aveva azzeccata una.