Luciano Moggi: sentenza Calciopoli? Ho fatto il gesto dell’ombrello, tiè a tutti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2015 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA
Luciano Moggi: sentenza Calciopoli? Ho fatto il gesto dell'ombrello, tiè a tutti!

Luciano Moggi: sentenza Calciopoli? Ho fatto il gesto dell’ombrello, tiè a tutti!

ROMA – Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus e principale imputato del processo su “Calciopoli” ha raccontato a “La Zanzara”, programma condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24, come ha reagito alla lettura della sentenza della Cassazione, che dopo 9 anni di inchieste e processi ha deciso la prescrizione (che però non va confusa con l’assoluzione). “Al momento della sentenza ho fatto tiè a tutti, il gesto dell’ombrello, ma non mi sono fatto vedere. E ho pensato al Marchese del Grillo ‘Io so’ io e voi nun…’ A me non mi smonta nessuno”. Parola di Moggi.

“Prescrizione? Io mi sento innocente, e non sono stato dichiarato colpevole. In nove anni non sono riusciti a provare la colpevolezza e l’associazione a delinquere con un arbitro e poche persone è ridicola. Il tempo l’hanno fatto passare loro, non noi”.

“Al momento della sentenza ho fatto tiè a tutti, il gesto dell’ombrello, ma non mi sono fatto vedere. E ho pensato al Marchese del Grillo, io so io e voi… A me non mi smonta nessuno”. E a chi hai pensato in quel momento?: “La prima persona a cui ho pensato è stato Narducci, il pm dell’accusa, e poi al sindaco di Monticiano, il mio paese, che lo ha ospitato a fare una conferenza. Nel mio paese, una vergogna”. E ora che è tutto finito che fa?: “Sentirò la mancanza dei tribunali, mi sono affezionato, ci sono stato per 10 anni. Ma fra qualche giorno tornerò, ho una causa col figlio di Facchetti“.

“Alla fine sono stato radiato per aver chiuso Paparesta in bagno a Reggio Calabria. Ma voglio andare alla Corte europea a Strasburgo per cancellare questa cosa. E chi ha deciso ci rimetterà pure qualcosa”.
Vuole chiedere i danni alla Federcalcio?: “Vedremo, dal 2006 ci ho rimesso tanti soldi. Il procuratore della Cassazione ha detto che non ho chiuso Paparesta in bagno. La giustizia sportiva mi ha punito per quello, lo avrei minacciato ma lui non mi ha mai querelato. La realtà è che aveva paura di quello che aveva fatto, ci fece perdere la partita a Reggio Calabria”.

Moggi attacca il presidente della Federcalcio Tavecchio: “Ha detto che la Juventus non avrà né il risarcimento né gli scudetti. Certe cose non le può dire, altrimenti è il caso di rinvangare il passato. Lui è interista fino al midollo, seguiva anche l’Inter nelle coppe europee. Il team manager della Nazionale, Oriali, lo ha preso solo perché interista. Tavecchio era mio amico, quando ero alla Juve veniva spesso a Torino per parlare con Giraudo, cercare appoggi. In quel periodo non se la intendeva con Abete”.