Napoli, Benitez alla Gazzetta dello Sport: “Voglio scudetto e Champions”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2013 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, Benitez alla Gazzetta dello Sport: "Voglio scudetto e Champions"

Napoli, Benitez alla Gazzetta dello Sport: “Voglio scudetto e Champions”

DIMARO – Rafa Benitez crede nelle potenzialità del Napoli e lancia alla sfida alle altre big: “Voglio scudetto e Champions League”.

L’allenatore spagnolo è stato intervistato in esclusiva da Alessio D’Urso, inviato della  ‘Gazzetta dello Sport’ nel ritiro del Napoli a Dimaro.

Riportiamo i passaggi più importanti di questa intervista.

“Lei è considerato il simbolo di un certo stile in panchina, non l’emblema del calcio isterico: si può vincere ancora col sorriso?

«Ho vinto dieci titoli in carriera: si può purché ci siano rispetto e disponibilità. Mi arrabbio anch’io, ma so dove posso arrivare».

Lei ha vinto tanto, in Italia 2 titoli con l’Inter. Ma, a parte il Liverpool, non è diventato altrove un idolo. Con molte meno vittorie, altri hanno campato per anni sulle copertine.

«Ma io tutt’ora sono un idolo a Extremadura (squadra di una comunità di 25 abitanti al confine col Portogallo, ndr ) e Tenerife, due promozioni nella Liga, a Valencia abbiamo giocato a memoria. Il problema è ci sono tanti allenatori che amano la ribalta e parlano troppo. Dietro le vittorie c’è solo grande lavoro, non le chiacchiere».

Ritorna in Italia: è anche una rivincita nei confronti di chi l’ha tradita, cioè l’Inter?

«Al 100 per cento dico di no. Anche se mi dissero che avrebbero preso giocatori. E invece zero acquisti. Hanno venduto anche Balotelli per far cassa. Non porto rancore. Ricordo solo che in 5 mesi ho vinto 2 titoli e un Mondiale per club che mancava da anni. Ora ho voltato pagina, Napoli è un’altra sfida».
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«Napoli è un progetto che guarda lontano. E se prendiamo giocatori lo facciamo per garantire basi solide nel tempo».

Lei non si nasconde: vuol vincere lo scudetto e, se possibile, pure la Champions.

«Non è difficile sostenere una sfida del genere, basta credere nel lavoro. Con passione».
Come si batte la Juve di Tevez e Llorente?

«La Juve l’ho battuta col Liverpool (2-1 nei quarti di Champions il 5 aprile 2005, ndr ), bella soddisfazione. Loro sono in vantaggio ora. Ci sono anche altre squadre competitive, ma noi dobbiamo stare in gruppo. La Juve è forte e può essere ancora più forte: noi stiamo lavorando».
Mazzarri dice che il suo Napoli ha tutto per vincere lo scudetto: e l’Inter?

«Proviamo a fare ancora meglio. L’Inter deve puntare allo scudetto fin dal primo giorno».

Chi si è rinforzato di più tra Milan, Inter, Roma, Fiorentina e Lazio?

«Il Milan è sempre forte, la Roma ha qualità, la Lazio una buona organizzazione. Con Gomez la Fiorentina punta in alto».

Nel Chelsea lo scorso anno, quand’è arrivato al posto di Di Matteo, la Champions era già piuttosto compromessa.

«Abbiamo battuto il Nordsjaelland 6-1, ma la Juve era molto avanti e ci ha tagliato fuori. Ma in 5 mesi ho vinto la mia seconda Europa League e ho fatto guadagnare ad Abramovich 5 milioni di euro con plusvalenze tra acquisti e cessioni…».

Damiao è l’uomo giusto per sostituire Cavani?

«So che Leandro è molto bravo…».
Con Higuain si potrebbe creare invece una piccola comunità madrilena con Albiol e Callejon.

«Higuain non c’è in ritiro… Albiol e Callejon sono giocatori pronti, scuola Real».

E così il povero Insigne sarà costretto ad una dolorosa panchina…

«No, Lorenzo giocherà e farà bene. Io lo vedo dietro la punta nel 4-2-3-1, lui vorrebbe giocare solo a sinistra. Invece, a destra col sinistro può essere altrettanto imprevedibile. La verità è che ho una bella batteria di trequartisti, anche Pandev: l’ho ritrovato in condizioni migliori rispetto a quand’era all’Inter».

Come fa a resistere alle tentazioni del cibo, Benitez?

«Una tortura. Ho già un centinaio di inviti per provare pasta e pizza alla napoletana, non so come fare…»”.