Parma per ora fuori da Europa League, ripescato il Torino?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2014 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
La festa del Parma dopo la vittoria contro il Livorno (foto Lapresse)

La festa del Parma dopo la vittoria contro il Livorno (foto Lapresse)

ROMA – Negata, per ora, la licenza UEFA al Parma.

Il ritardo di un pagamento di 300mila euro di Irpef da parte del Parma ha infatti bloccato il documento che permette di giocare fuori dall’Italia, ma l’ultima parola spetta all’Alta Corte del Coni che mercoledì 28 maggio dovrà decidere se accogliere o respingere il ricorso del Parma.

Il nome del club emiliano non figura infatti nell’elenco reso noto dalla Figc.

“Dopo le decisioni delle Commissioni di Primo e Secondo grado delle Licenze Uefa – si legge – risultano aver conseguito la Licenza per la stagione sportiva 2014/2015: Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino”.

E adesso il Torino, che ha chiuso a solo un punto dal Parma (complice l’errore di Cerci dal dischetto contro la Fiorentina) spera in un miracolo. Se infatti non fosse accolto il ricorso del Parma allora il Torino sostituirebbe la squadra emiliana in Europa.

Il ricorso del Parma.

Il Parma Fc in una nota spiega di aver “appreso con sorpresa la decisione della Commissione di secondo grado di negare il rilascio della licenza Uefa alla nostra società” e dunque che farà ricorso per ottenere il riconoscimenti di avere fatto tutto quello che doveva essere fatto per ottenere la licenza Uefa. “Pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione – si legge nella nota diramata a tarda ora da Collecchio – il Parma Fc, tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni, non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un’intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici. Per questi motivi il Parma Fc ricorrerà senza indugi all’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale (che si riunirà il 28 maggio) nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza Uefa”.