Sciopero calciatori, vicepresidente Aic: “Accordo non impossibile”
”Penso ci siano le condizioni per arrivare a un accordo, ma bisogna che si discuta dei sei punti rimasti in piedi. Non e’ pensabile una trattativa sindacale in cui viene accolto il 100 per cento delle richieste”.
Il vicepresidente dell’Aic, Leonardo Grosso e’ possibilista sulla soluzione positiva del braccio di ferro tra il sindacato e la Lega per il rinnovo del contratto collettivo: il presidente della Figc, che ha dato dieci giorni di tempo per trovare una soluzione, incontra Campana e Beretta oggi: ”Un incontro politico per verificare verificare se c’e’ volonta’ politica di arrivare a un accordo – spiega Grosso ai microfoni di Radio anch’io lo sport -. Noi ci troviamo in questa condizione di deregulation per una scelta della Lega che non ci ha mai voluto incontrare: spero ci sia la volonta’ per arrivare a un accordo. Se si applica il buon senso su questi punti l’accordo si puo’ trovare”.
Quanto a Oddo, passato da promotore dello sciopero dei giocatori a fautore dell’accordo, Grosso dice che ”probabilmente e’ stato ingenuo a veicolare idee rispettabili ma tutte sue, non sono certo le idee dei calciatori.
Io credo che una spaccatura legata a questa vicenda non ci sia. E comunque non c’e’ all’interno della Lega questo monolite che potrebbe sembrare, ma per noi la Lega e’ la delegazione che ci viene davanti, non discutiamo in casa di altri. Il problema e’ l’atteggiamento: quando si fa una trattativa”. Sul caso Cassano e la rottura con la Samp dopo la lite tra il giocatore e il presidente Garrone, il vicepresidente del sindacato spiega che ”noi non abbiamo avuto alcuna richiesta, ma lui ha fatto una grandissima stupidaggine.
Il mio auspicio sarebbe che la Samp commini una sanzione che Cassano merita e poi si rimettano insieme per il bene del calcio”.
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