Ultrà contestano il Milan, Seedorf-Balotelli li incontrano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2014 - 23:06 OLTRE 6 MESI FA
Ultrà contestano il Milan, Seedorf-Balotelli li incontrano (Ansa)

Ultrà contestano il Milan, Seedorf-Balotelli li incontrano (Ansa)

MILANO – La sconfitta con il Parma fa male ma in rossonero bruciano di piu’ le accuse pesanti degli ultras contro il Milan, la sua dirigenza a cominciare da Galliani, i giocatori, soprattutto Balotelli, troppo discontinuo e svogliato.

‘Indegni’ e’ il grido che accompagna i rossoneri prima, durante e dopo la partita persa malamente per 2-4. La tensione sale allo scadere del 90′: i tifosi si assiepano fuori dallo stadio, protestano, accusano. Cosi’, in uno spogliatoio silenzioso e mesto, viene presa la decisione di incontrare alcuni capi della Curva Sud.

Il tentativo e’ quello di riportare un minimo di serenita’ in un ambiente scosso e provato. Seedorf ci mette la faccia e, insieme a Kaka’, Balotelli, Bonera e Abate, incontra i tifosi in una sala dell’area Executive del Meazza. Pochi minuti per spiegarsi e chiarirsi.

Il rimprovero piu’ forte mosso dagli ultras e’ lo scarso attaccamento alla maglia, troppi atteggiamenti non sono affatto piaciuti. Balotelli viene chiamato direttamente in causa: verso di lui c’e’ una profonda delusione. Il rendimento in campo e’ altalenante, troppo spesso sembra svogliato e pigro. Inoltre, il suo carattere e i suoi exploit su Twitter collidono con le aspettative dei tifosi che lo vorrebbero piu’ sobrio e concentrato. Balotelli parla, promette di cambiare, usa toni concilianti, e’ umile.  Alla fine, Seedorf spiega il senso di un incontro, forse il piu’ difficile nella sua giovane carriera da allenatore:

Sono sempre situazioni delicate. E’ stato un confronto pacifico tra persone che hanno a cuore questa maglia e questa società. Ci sono anche cose positive perché da parte di tutti c’è grande rispetto per i colori del Milan. Anche al Botafogo ho vissuto un periodo simile, la nostra squadra è pronta a reagire”.

Seedorf reagisce con apparente serenita’, riconosce le difficolta’ ma vuole combattere per il futuro, per riscattarsi al piu’ presto. Lui, insieme ai veterani del gruppo, dovranno mantenere un equilibrio per non deragliare ancora nelle ultime dieci partite del campionato. Una giornata – quella di oggi – che segna tutti. Nessuno ha voglia di parlare a parte l’allenatore che spiega le proprie ragioni senza cercare alibi. Adriano Galliani e’ provato, amareggiato per la scarsa memoria dei tifosi, deluso dalle critiche ingenerose verso di lui e verso Balotelli. ”Galliani vattene”, scandiscono i tifosi durante la protesta. Lui risponde richiamando una storia fatta di successi:

”Fa male la contestazione? Certo che fa male, bisogna ricordarsi tutto il percorso di questo Milan. Abbiamo fatto per quindici volte le coppe europe, per tredici la Champions League. E’ capitato a tutte di star fuori dall’Europa. Speriamo non accada a noi, ma ci rifaremo l’anno prossimo”. Galliani difende la scelta di aver preso un giocatore controverso come Balotelli: ”Se la società non avesse avuto l’intuizione di prenderlo l’anno scorso, sicuramente non saranno andati in Champions League. Mi sembra ingeneroso perché è l’attaccante che ha fatto più gol per il Milan. Purtroppo in mente resta solo l’ultima partita, nessuno si ricorda i 12 gol in 13 partite, abbiamo la memoria troppo corta. Non penso sia utile la contestazione, anzi penso che le si dia troppa importanza”. ”Balotelli – aggiunge – ha fatto tanto e tanto altro farà, non penso che con la contestazione si possa tirare il meglio dai giocatori”. Galliani ribadisce il proprio legame con Allegri smentendo di non aver voluto Seedorf sulla panchina:

”Ho sempre difeso Allegri, ha fatto bene per tre anni, ha fatto sempre bene in Champions anche quest’anno. Seedorf? Non è vero che io non l’ho voluto, l’ho voluto assolutamente anch’io. Dopo 22 punti nel girone di andata, era difficile proseguire con Allegri. Quando i risultati non arrivano si cambia l’allenatore, me l’ha detto anche un guru come Dan Peterson”. Galliani e’ addolorato per i risultati e per un anno durissimo: nessuno dimentica la fase difficile nei rapporti con Barbara Berlusconi. Sullo sfondo, rimangono le voci di una possibile vendita del club. Tutti smentiscono ma il momento e’ fra i piu’ neri di tutta la gloriosa storia del Milan.