VIDEO YouTube – De Rossi espulso Italia-Bulgaria 1-0

di redazione blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2015 - 23:32 OLTRE 6 MESI FA
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Il fallo di reazione di De Rossi

ROMA – Un rigore, un’espulsione: stavolta Daniele De Rossi ha concentrato tutto il meglio e il peggio della sua avventura azzurra in una sola partita, nello stesso stadio dove esordi’ con gol con la maglia della nazionale.

Anche per questo il parallelo con quanto avvenne ai Mondiali 2006 vale solo per rievocare spettri, che il romanista conosce bene. La sua prima espulsione da scalpore era proprio quella, 17 giugno 2006, Mondiali di Germania, un contrasto aereo e il gomito alto che fa uscire il sangue al naso di McBride.

Quattro giornate di squalifica, il furore di Lippi contro l’ingenuità del suo giovane centrocampista, poi il rientro nella finale di Berlino e il rigore segnato nella serie decisiva contro la Francia. Quella di stasera, visto il doppio rosso anche per l’avversario, non ha messo nei guai l’Italia ma allunga la lista di reazioni inconsulte.

De Rossi e’ cresciuto in età ed esperienza, ma certi rossi non si cancellano. Dal curriculum, e forse anche dallo strano Dna di un giocatore che dovrebbe essere sanzionato per i suoi interventi in tackle, visto il ruolo, e invece conta più espulsioni per pugni, manate, scalciate da terra come quella che oggi gli ha fatto perdere il resto della partita con la Bulgaria. ”Quando mi pestano i piedi, mi si gonfia la vena del collo”, disse una volta il centrocampista spiegando una delle sue reazioni.

Fu rosso diretto per un pugno a Mauri nel derby del 2012. Servì invece la prova tv per un altro pugno, a Srna, in uno Shaktar-Roma di Champions il 9 marzo 2011, o per quello a Icardi in Roma-Inter del 6 gennaio 2014.

Il fallo di Mitsaski, stasera, era duro, il pestone quando De Rossi era a terra ancora più scorretto (e infatti anche il centravanti bulgaro è finito fuori); a quel punto il centrocampista ha perso la calma: ”Non lo deve fare”, il lapidario giudizio di Conte, che aveva tenuto in congelatore il centrocampista finora e gli aveva concesso fiducia nella seconda delle due partite di qualificazione, al posto di Pirlo.