Vuelta, il colombiano Rigoberto Uran, 35 anni, vince la tappa del Monasterio de Tentudia, ritirato Roglic (caduta)

Vuelta, il colombiano Rigoberto Uran, 35 anni, vince la tappa del Monasterio de Tentudia, ritirato Roglic (caduta): senza lo sloveno la Vuelta è un’altra cosa, Evenepoel sempre in maglia rossa

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 7 Settembre 2022 - 19:06 OLTRE 6 MESI FA
Vuelta, il colombiano Rigoberto Uran, 35 anni, vince la tappa del Monasterio de Tentudia, ritirato Roglic (caduta)

Vuelta, il colombiano Rigoberto Uran, 35 anni, vince la tappa del Monasterio de Tentudia, ritirato Roglic (caduta)

Vuelta, il colombiano Rigoberto Uran, 35. anni, scalatore vecchia scuola, alfiere della EF, ha vinto di forza e sapienza tattica la dura tappa in Estremadura  volando sulla salita del Monasterio de Tentudia.

In una volata a tre ha avuto la meglio sul francese Quentin Pacher (secondo) e lo spagnolo Jesus  Herrada (terzo) scegliendo la miglior traiettoria e il giusto tempo. Non è stato facile. Visibilmente soddisfatto all’arrivo:”Vincere alla mia età ha un sapore tutto speciale. Ci proverò ancora, io ci provo sempre “.

SENZA ROGLIC È UN’ALTRA VUELTA

Il clamore suscitato dal ritiro di Roglic in seguito della spaventosa caduta (a 70 all’ora!) nel finale della tappa di martedì 16 – arrivo in una volata a cinque al traguardo di Tomares (Siviglia) – ha avuto inevitabili conseguenze. Non solo nella classifica generale – e passi –  ma sugli stessi umori dei corridori. Senza il campione sloveno – oro olimpico  a Tokyo, vincitore delle ultime tre edizioni della corsa spagnola – è tutta un’altra Vuelta.

In primis per la maglia rossa Evenepoel che con Roglic stava offrendo un duello spettacolare, di altissima qualità. Duello che mancherà in questa terza settimana di corse. La probabile vittoria di Evenepoel esce (suo malgrado)impoverita. Ha tolto valore alla pur superba performance  del campione belga.

TAPPA CORTA, FINALE ESPLOSIVO

Partenza da Aracena ,comune della Andalusia (è parte della Sierra Morena), alle 13.21. Primi 30 km tranquilli ma il ritmo è elevato (54 km/h di media!). Dopo un’ora 13 corridori vanno in fuga tra cui l’azzurro De Marchi, il colombiano Rigoberto Uran e lo spagnolo Marc Soler.

È la fuga di giornata. A 40 km dal traguardo il vantaggio dei battistrada è di 7 minuti. Vantaggio che a 8 km dall’arrivo è di 7’30”. Comincia la bagarre. Allunga Craddock prima della dura salita finale che porta al Monasterio de Tentudia. Lo braccano in cinque, Herrada lo raggiunge con uno strepitoso Uran. Ultimi 500 metri sempre in ascesa. Rigoberto Uran apre il gas, va al comando, resiste alla buona gamba di Herrada e vince nettamente. 

Non solo: entra nella top ten (nono, +9’33”). Evenepoel arriva al traguardo, tallonato da Mas, con 5’ di ritardo. È sempre in maglia rossa.

VUELTA, ORDINE DI ARRIVO

Primo Uran, secondo Pacher, terzo Herrada. A seguire: Soler (+15”), Elissonde (+26”), Champoussin. (+29”), De Marchi (+46”), Jungels (+55”),Gesbert (+1’09”), Craddock (+1’30”).

NUOVA CLASSIFICA GENERALE DELLA VUELTA

Il ritiro di Roglic ha rimodulato le gerarchie. Sempre leader Evenepoel. Al secondo posto è salito Mas (+2’01”), terzo Ayuso (+4’51”). A seguire: Lopez (+5’33”), Almeida (+6’51”), Arensman (+7’46”), O’Connor (+9’11”), Uran (+9’33”),