Wikileaks, Bulgaria: calcio in mano alla mafia

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA

La mafia controlla il campionato bulgaro

Wikileaks e il calcio “In Bulgaria in mano alla mafia”. “Repubblica” riprende un rapporto inviato dall’ambasciatore americano a Sofia, reso noto dal sito curato da Julian Assange e pubblicato sul quotidiano spagnolo El Pais. Tutti i maggiori club sarebbero utilizzati dalla criminalità organizzata per riciclare danaro sporco

Anche il calcio è sotto la lente d’ingrandimento del Dipartimento di stato americano. In particolare il calcio bulgaro e i suoi intrecci strettissimi con la mafia del paese dell’Est europeo. Lo rivela, naturalmente, Wikileaks, attraverso la pubblicazione di un rapporto inviato dall’ambasciata statunitense a Sofia verso Washington.

“Quasi tutti i club del campionato di calcio bulgaro appartengono o sono legati a personaggi della criminalità organizzata”, comprese le squadre più conosciute della Prima Divisione, come Levski Sofia, Cska Sofia, Litex Lovetch, Slavia Sofia, Lokomotiv Sofia e Lokomotiv Plovdiv. “I boss della mafia si servono del calcio per riciclare il denaro sporco e per accrescere la propria immagine”. Tutto ciò emerge da un rapporto intitolato “Il football bulgaro riceve un cartellino rosso per corruzione” inviato dall’ambasciatore americano residente a Sofia.

“È largamente accertato che i club di football bulgari sono controllati direttamente o indirettamente da figure della criminalità organizzata che utilizzano le squadre come un mezzo di legittimazione, di riciclaggio del denaro o di facili guadagni”, si legge nel cablogramma diffuso dal quotidiano spagnolo El Pais.

Le squadre di calcio che all’epoca del comunismo appartenevano ai sindaci della città, alle forze armate o alla polizia, “sono stati venduti alla nuova elite economica conosciuta per la sua vicinanza con la criminalità organizzata e i vecchi servizi segreti”, scrive nel rapporto l’incaricata degli affari americani in Bulgaria, Susan Sutton.

Il rapporto nomina esplicitamente i proprietari di queste squadre, fra cui un trafficante d’armi, un prestanome di un uomo d’affari russo espulso dalla Bulgaria e tre mafiosi accusati di omicidio. “Il campionato è condizionato da accuse di scommesse clandestine, di partite combinate, di riciclaggio di denaro e di mancato pagamento di imposte”. La giustizia bulgara sta già indagando su otto partite di campionato sulle quali ci sono sospetti di “combine”, in seguito a una denuncia del presidente dell’Uefa, Michel Platini.